Il 1 settembre la Mostra del Cinema di Venezia aveva occhi solo per due eterni divi: Brad Pitt e George Clooney. I due attori hanno infatti presentato nella sezione Fuori Concorso il lungometraggio Wolfs – Lupi solitari, diretto dal regista statunitense Jon Watts, che non ha però potuto essere presente alla Mostra.
Distribuito da Apple TV+ dal 27 settembre, il film vede Pitt e Clooney nei ruoli principali dei due “lupi solitari’’ Nick e Jack, accompagnati da Amy Ryan e da Austin Abrams.
La trama di Wolfs – Lupi solitari
Margaret, una nota donna di potere (Amy Ryan) porta nella sua camera d’hotel un giovane ragazzo (Austin Abrams) per puro divertimento, ma il giovane dopo poco tempo ha un malore e all’apparenza sembra morto. È proprio in questo momento che entrano in scena i lupi solitari (Pitt e Clooney), due professionisti in questioni a limite della legalità, costretti a collaborare tra di loro per poter ripulire quanto appena accaduto. Qualcosa però si cela realmente dietro questa missione in particolare. Inizia così per i due una notte ricca di azione e di molti imprevisti che li porterà a scoprire una strana verità.
Wolfs, il segreto del successo è la chimica
Jon Watts, conosciuto principalmente per aver diretto la trilogia dello Spider-Man di Tom Holland, decide questa volta di portare sul grande schermo un film senza troppe pretese, realizzato per far divertire. Ecco quindi che nasce Wolfs, una action-comedy che fa dei suoi ingredienti primari l’azione, lo humor ma soprattutto la chimica tra i due protagonisti.
Brad Pitt e George Clooney, con i loro siparietti comici, sono il vero pilastro del lungometraggio. Mettono in scena due lupi solitari autoironici, senza aver paura di osare ed è questa la loro chiave vincente che cattura il pubblico.
I Wolf che “risolvono problemi”
George Clooney e Brad Pitt ereditano per questo lungometraggio l’appellativo di Wolf, chiaro riferimento al Mr. Wolf di Quentin Tarantino, l’iconico personaggio di Pulp Fiction (1994) interpretato da Harvey Keitel, che proprio all’interno del film veniva chiamato per ripulire scene scomode.
La natura fredda e calcolatrice che un personaggio di questo tipo deve avere, all’interno del lavoro di Watts, viene rimpiazzata dallo humor, grazie soprattutto ad alcune scene, costruite appositamente per rendere più umani i due lupi, ma anche grazie alla forte amicizia che lega le due stelle di Hollywood anche fuori dal set. Come dichiarato in conferenza stampa a Venezia infatti i due attori sono stati molto felici di lavorare di nuovo insieme.
Wolfs tra inseguimenti, imprevisti e sparatorie
La sceneggiatura predilige soprattutto numerose scene d’azione. La storia di Wolfs si districa infatti tra inseguimenti ricchi di tensione e imprevisti che costringono i due protagonisti a dover sempre avere pronto un piano B. Soprattutto è una storia in grado di trasformarsi improvvisamente grazie ai numerosi colpi di scena, che arrivano già a pochi minuti dall’inizio del film. Come se Watts suggerisse al suo pubblico fin da subito di aspettarsi l’inaspettato.
È una leggerezza necessaria, che si conclude sulle note di Smooth Operator di Sade, questa di Wolfs, soprattutto durante una Mostra che ha riservato poche sorprese.
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