Venezia 81, i film che abbiamo visto il 4 settembre alla Mostra del Cinema di Venezia 2024
Joker: Folie à Deux di Todd Philipps (Concorso)
Il Leone d’oro lo aveva vinto nel 2019 con il primo capitolo, e a distanza di 5 anni il regista Todd Philipps torna al Lido con Joker: Folie à deux, sequel del fortunatissimo lungometraggio che aveva fatto parecchio parlare di sé. Il film segue le vicende di Arthur Fleck (Joaquin Phoenix), “Joker”, che si prepara ad affrontare il processo che lo vede accusato di cinque omicidi.
La sua vita viene, di nuovo, stravolta dopo che l’uomo fa la conoscenza di Lee (Lady Gaga), un’altra paziente dell’Arkham, il manicomio dove Arthur si trova internato.
Si ama o di odia. Joker: Folie à deux non ha vie di mezzo, trattandosi sicuramente di uno dei film più divisivi della Mostra di quest’anno. Un lungometraggio che prova ad ampliare la storia raccontata nel precedente capitolo, soffermandosi su Arthur Fleck, più che sul “Joker” e analizzando soprattutto la tematica della doppia identità.
Il nuovo espediente usato da Phillips è la musica, in cui Arthur trova conforto tramite la sua immaginazione, e attraverso cui gli sembra di essere maggiormente capito, come accade anche a Lee. La Harley Quinn di Lady Gaga, calcolatrice, provocatoria e al contempo molto furba è però, contrario del protagonista, il personaggio che ha in mano le redini del gioco, molto spesso all’insaputa dello stesso Joker.
Provocatorio, senza dubbio, questo secondo capitolo divide volutamente e consapevolmente il suo pubblico.
Diva Futura di Giulia Louise Steigerwalt (Concorso)
La presenza italiana all’interno del Concorso di Venezia 81 si amplia con Diva Futura, lungometraggio scritto e diretto da Giulia Louise Steigerwalt, che comprende nel suo cast Pietro Castellitto, Barbara Ronchi, Denise Capezza, Tesa Litvan e Beatrice Puccilli.
Ambientata tra gli anni ’80 e gli anni ’90, è la storia di Riccardo Schicchi (Castellitto) e della prima casa di produzione cinematografica porno da lui fondata con il nome di “Diva Futura”.
Ottima regia e grande potenziale, Diva Futura si perde nel labirinto a tratti confuso dei suoi personaggi. Racconta il passato, il presente e il futuro di Riccardo Schicchi, attraverso flashback e flashforward. Nonostante le lodevoli interpretazioni del cast, Pietro Castellitto su tutti, non riesce forse a raggiungere la drammaticità a cui aspira.
Sorvola in fretta su diverse questioni, dallo stato di salute di Schicchi e i suoi problemi con la legge, alle questioni familiari del personaggio di Ilona Staller così come il sessismo nell’industria del porno e l’ambizione di Moana Pozzi. Ci aspettavamo di più.
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