Brad Pitt e George Clooney in Wolfs Lupi Solitari. Presentato fuori concorso a Venezia 81 e in arrivo su Apple Tv+
Brad Pitt e George Clooney in Wolfs Lupi Solitari. Presentato fuori concorso a Venezia 81 e in arrivo su Apple Tv+ Courtesy of Apple

Venezia 81, i film che abbiamo visto il 1 settembre alla Mostra del Cinema di Venezia 2024

Mon inséparable di Anne-Sophie Baily (Orizzonti)

La regista francese Anne-Sophie Baily arriva al Lido nella sezione Orizzonti con Mon Inséparable (My everything), storia di Mona (Laure Calamy), una donna che vive nella periferia di Parigi insieme al figlio primogenito Joël (Charles Peccia), un ragazzo autistico. Mona ha dedicato la sua intera vita alla sua cura, cavandosela sempre da sola, senza mai chiedere l’aiuto di nessuno. La loro vita viene stravolta quando il ragazzo, ormai trentunenne, è in procinto di diventare padre.

Con delicatezza, Mon inséparable, seconda opera della regista Baily, tratta tematiche reali, dalla disabilità al consenso, senza mai cadere nei cliché del caso. Grazie anche alla semplicità della sceneggiatura, costruisce il ritratto di un intenso rapporto madre/figlio attraverso la lente dell’autismo.

Un film toccante che mostra non solo le difficoltà che un ragazzo come Joel vive quotidianamente, ma anche la sensazione di impotenza e a volte disagio che sua madre vive da anni.

Rebecca Fulgosi

Wolfs di Jon Watts (Fuori Concorso)

WolfsLupi solitari di Jon Watts riporta sul grande schermo George Clooney e Brad Pitt, in un buddy movie irresistibile, che li vede nel ruolo “specchiato” di fixer. Ripuliscono scenari compromettenti, coprono crimini, e si trovano a essere chiamati per lo stesso lavoro.

Inizialmente restii a collaborare, vista la maschia in apparenza (triste nella sostanza) tendenza a lavorare e vivere soli, come lupi solitari, si trovano coinvolti in un caso più pericoloso di quello che pensavano. Nella notte newyorkese vanno alla ricerca di una risoluzione, legando sempre più, consapevoli della reciproca solitudine forzata.

La chimica tra i due è il segreto del film: i dialoghi sono ridotti all’osso perché a Clooney e Pitt basta uno sguardo (o un dito medio) per portare a casa una risata. Al tempo stesso il gioco sull’età che avanza, in primis quella delle due star, narrativamente quella dei personaggi, ci dona la dimensione che ci aspettavamo, ovvero i 23 anni dopo Ocean’s Eleven, la loro maturità, la possibilità di ridere di fronte al mal di schiena di Clooney nel tirare su un cadavere, il gusto di ritrovarli con qualche capello bianco in più ma ancora insieme.

L’action comedy di Watts ha per protagonisti due uomini che non pensavano di scoprirsi amici, tra spacciatori, sparatorie, musica che ascolterebbe vostro padre in macchina e sentimenti teneri tutti al maschile.

Silvia Pezzopane

Continua a seguire FRAMED per gli aggiornamenti su Venezia 81 anche su Facebook Instagram.