Una scena di Supacell, rinnovato da Netflix per la seconda stagione
Una scena di Supacell. Courtesy of Netflix

No, non è la Londra di The Crown quella di cui parliamo e non serve saltare su un aereo per scoprirla. Curiosando in streaming negli ultimi mesi c’è un quartiere della capitale UK che curiosamente emerge tra i racconti delle piattaforme. Colorato, vivace, ricco di arte, musica, mercati e café, ma anche un’area complessa della città, in cui vivono soprattutto cittadini afrocaraibici. Si tratta di South London, tra Brixton e Peckham.

Nell’ultimo anno sono almeno tre le storie raccontate dalle piattaforme che, pur diversissime tra loro, avvengono nelle stesse strade, in un simile contesto. Dalla più recente: Supacell su Netflix, Queenie e Ritrovarsi in Rye Lane su Disney+.

Supacell, la sci-fi all black

Da poche ore è ufficiale che la serie creata e diretta da Rapman (nome d’arte di Andrew Onwubolu) avrà un seconda stagione, per fortuna. Perché i primi sei episodi già disponibili su Netflix non sono che una lunga, seppur interessante, introduzione delle potenzialità di questa serie fantascientifica.

Tutto ha inizio a South London quando cinque persone, cinque estranei, scoprono separatamente di aver sviluppato dei poteri soprannaturali. Michael può manipolare il tempo. Sabrina ha il dono della telecinesi, Tayo quello dell’invisibilità. Rodney possiede la supervelocità e Andre la superforza.

Supacell
Una scena di Supacell. Courtesy of Netflix

Apparentemente non hanno nulla in comune, se non il fatto di essere cinque cittadini neri di South London. Tra loro si riconoscono solo grazie al colore degli occhi. Si scopre in seguito che questi improvvisi poteri derivano da una mutazione dell’anemia falciforme (sickle cell), che diventa appunto la super cell, supacell. Michael, che può viaggiare nel futuro, sa inoltre di dover trovare in breve tempo tutti gli altri, per evitare che una grande tragedia si compia.

Così, mentre i cinque sconosciuti si inseguono, ignari di doversi incontrare, a emergere è il legame di ciascuno con il quartiere, il diverso modo di abitarlo e di viverlo, senza mai nascondere – e nemmeno forzare – le radici culturali che lo caratterizzano. Nonostante lo scopo dei sei episodi sia quello di tendere all’incontro/scontro finale, la bellezza di Supacell (o almeno di questa prima stagione) è perciò nella scoperta dei suoi personaggi. Ognuno con una battaglia personale da combattere e un super potere che vi si adatta perfettamente, ovvio.

Queenie, il ritorno a se stesse

Se ci seguite da un po’ lo sapete già che abbiamo amato alla follia il romanzo di Candice Carty-Williams (qui la recensione) e che non vedevamo l’ora di vederlo adattato per il piccolo schermo. Queenie è una storia dolorosa, seppur a lieto fine. Una storia di autodistruzione e “autoricostruzione”, faticosa ma necessaria. È l’illusione di una vita perfetta che va in frantumi, seguita dal coraggio di rimettere insieme i pezzi, capirli meglio e dar loro nuova forma.

Queenie
Queenie. Courtesy of Hulu/Disney+

Nel libro, così come nella serie disponibile su Disney+, fondamentale è l’identità afrocaraibica della protagonista, perciò il suo rapporto con le origini, personificato dal rapporto con la nonna, il nonno e la madre. Nonostante la serie non sfrutti l’ambientazione quanto potrebbe, Brixton e tutta South London rimangono un luogo centrale, attivo e vivo della storia di Queenie. Non un semplice sfondo ma una parte essenziale della sua identità e della progressiva consapevolezza di sé: dai bar alle gallerie d’arte, fino all’appartamento che finalmente riesce ad affittare solo per sé, ogni luogo parla di lei e con lei.

Ritrovarsi in Rye Lane, la città parla d’amore

Questa volta lo suggerisce anche il titolo: il luogo, la strada, è parte stessa della storia, che in Ritrovarsi in Rye Lane è una storia d’amore che si anima tra le strade colorate del Brixton Village. Stilisticamente fuori dagli stereotipi più noiosi della rom-com e al tempo stesso perfettamente dentro i suoi meccanismi, l’esordio alla regia di Raine Allen-Miller è un dolce incontro tra chi non si sta cercando. E forse per questo è ancora più bello.

Rye Lane. Courtesy of Hulu/Disney+

Dom e Yas si incontrano per caso a una mostra, si piacciono subito, si scelgono a vicenda senza dirselo, ma iniziano a condividere il tempo e lo spazio della piccola Brixton, che diventa il loro parco giochi per il tempo fugace di un’illusione, o di un bacio. È quando irrompe la realtà, ma resta la magia del primo incontro, però, che si è certi di aver vissuto qualcosa di davvero speciale. E Dom e Yas lo scoprono presto.

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