L’attesissimo quinto capitolo di SKAM Italia, la serie cult prodotta da Cross Productions, debutterà in Italia il 1° settembre, in esclusiva su Netflix. Proprio ieri si è tenuta a Roma la conferenza stampa con il cast, il regista Tiziano Russo, che riceve l’eredità da Ludovico Bessegato (che rimane showrunner e autore), e la sceneggiatrice Alice Urciolo.
Al centro della nuova stagione le vicende di Elia (Francesco Centorame), bloccato ancora al liceo mentre i suoi amici intraprendono la vita universitaria. Il suo disagio nel sentirsi diverso e “rimasto indietro” è legato anche ad un percorso di accettazione che lentamente sarà costretto ad affrontare, questo con l’aiuto degli amici di sempre ma anche di nuovi personaggi, come Viola (Lea Gavino) e Asia (Nicole Rossi), entrambe new entries.
Accendere i riflettori sui personaggi
Dal norvegese il termine SKAM si traduce con imbarazzo, vergogna: quello di giovani adulti lanciati in una società fatta di controsensi e l’immagine del sé mostrata costantemente, a chiunque, sulla quale spesso non si ha neanche la totalità del controllo.
Anche per questa quinta stagione ci sarà una tematica in cui i giovani possano sentirsi rappresentati. E un nuovo protagonista su cui accendere i riflettori, con l’idea di entrare nel suo mondo, approfondendo quella che prima era una “conoscenza superficiale”. Esattamente come è avvenuto per il personaggio di Martino (Federico Cesari) dalla prima alla seconda stagione.
La bellezza di SKAM, come dice lo stesso autore, sta nello scoprire la tridimensionalità dei personaggi, poco a poco, come se li stessimo conoscendo nella vita reale.
Come è stato entrare nei panni di Elia? SKAM ha una potenza narrativa fortissima, che in realtà ci rende facile il lavoro: devi solamente avere il coraggio e l’amore per il progetto e per la storia.
Francesco Centorame, interprete di Elia in SKAM Italia
L’argomento delicato che la serie andrà ad affrontare non ha precedenti o references nelle altre versioni di SKAM e verrà trattato andando a neutralizzare tutti gli stereotipi e le chiusure in merito. Ispirando ancora una volta delle riflessioni sincere, la quinta stagione rivestirà un “ruolo sociale” per cambiare una determinata visione, come dice l’attrice Lea Gavino durante la conferenza. Lo sguardo andrà a generare un significato potente per le spettatrici e gli spettatori.
Non c’è una ricetta segreta su come affrontare lo stigma degli stereotipi nel momento in cui ci relazioniamo ad una comunità. A partire da quella scolastica: il segreto è che ci troviamo a dover attraversare la nostra vita e quel momento per costruire un’identità. Quel momento accomuna tutte le storie di SKAM Italia, che sono diversissime ma in qualche maniera anche analoghe. Per me questo è uno dei concetti basilari del progetto, proprio perché sono convinto del fatto che quella che chiamiamo uguaglianza passi proprio per il riconoscimento delle nostre diversità.
Pietro Turano, interprete di Filippo in SKAM Italia
Non resta che aspettare il primo settembre e fare un rewatch di tutte le storie che ci hanno fatto innamorare di SKAM Italia!
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