Simone Biles - Atleta simbolo delle Olimpiadi.
Simone Biles - Atleta simbolo delle Olimpiadi. Courtesy of Netflix - Simone Biles Rising: verso le Olimpiadi

Sono trascorsi cento anni esatti dalle ultime Olimpiadi a Parigi. Era il 1924 e il mondo era da poco tornato in pace (i Giochi del 1916 saltarono a causa della prima guerra mondiale).

Cento anni dopo, in una città blindata per tensioni geopolitiche, nazionali e internazionali, la capitale francese è ben decisa a lasciare il segno nella storia dei giochi.

La cerimonia di inaugurazione del 26 luglio, nonostante la probabile pioggia, avviene per la prima volta all’aperto, sulla Senna, dove per la prima volta nella storia delle Olimpiadi moderne – sui tradizionali battelli del fiume – sfilerà un uguale numero di donne e uomini tra gli atleti. È stata infatti finalmente raggiunta solo quest’anno la parità di genere (anche se, bisogna ricordarlo, a Parigi 2024 alle atlete musulmane è stato proibito di indossare l’hijab, sottolineando un altro tipo di discriminazione).

A esibirsi, come confermato poche ore prima dell’evento, non ci sarà solo Lady Gaga ma soprattutto l’atteso ritorno sul palco di Céline Dion, nonostante i problemi di salute, in quello che si prospetta già come un grande spettacolo, ricchissimo anche di personaggi dello spettacolo.

Le grandi maison francesi, infatti, non si sono lasciate sfuggire l’occasione di invitare i loro grandi testimonial, e non solo. Alla festa di pre-apertura Zendaya è stata vista chiacchierare e scherzare con Spike Lee e, chi sa, avrà anche l’occasione di scambiare qualche battuta con Coco Gauff, la super tennista che quest’anno porterà la bandiera statunitense insieme a LeBron James e a cui l’attrice ha rivelato di essersi ispirata per la sua Tashi Duncan in Challengers.

Zendaya (Tashi) in CHALLENGERS di Luca Guadagnino. Metro Goldwyn Mayer Pictures
Zendaya (Tashi) in CHALLENGERS di Luca Guadagnino. Metro Goldwyn Mayer Pictures.
Credit: Niko Tavernise / Metro Goldwyn Mayer Pictures © 2023 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

Il nuovo idolo di Hollywood, Jeremy Allen White, insieme alla compagna Rosalía, ha inoltre animato la serata di pre-apertura insieme, tra gli altri, a Pharell Williams e Charlize Theron.

Anche tra i tedofori non sono mancate le sorprese. La più divertente, se ricordate gli Olympic Highlights di Tokyo 20-21 sulla Nbc (e se non li ricordate, ve li rimettiamo qui), è sicuramente la presenza di Snoop Dogg. Il rapper ha infatti portato la torcia olimpica in uno degli ultimissimi tratti, proprio la mattina del 26 luglio.

Olimpiadi di Parigi 2024, lo sport è spettacolo. Lo spettacolo è tutto

Sono dunque 32 i diversi sport e 45 le specifiche discipline che vedremo in gara per circa venti giorni. Solo la delegazione italiana conta 403 atleti e atlete, un numero impressionante, il più alto di sempre per il nostro Paese nella storia dei Giochi moderni. E nella serata di inaugurazione a guidarli sono Arianna Errigo e Gianmarco Tamberi, i portabandiera.

Il mondo certo non si fermerà in queste tre settimane. Non esiste tregua olimpica, non esiste evento in grado di mitigare le tensioni che fuori dai Giochi stanno decidendo il futuro del mondo. Eppure saranno giorni cruciali, in cui gran parte degli occhi sarà puntata su Parigi. Giorni in cui lo sport diventa spettacolo e lo spettacolo diventa tutto, persino politica.

Lo si riscopre a ogni edizione, di fronte alla squadra dei rifugiati che gareggiano sotto la bandiera dei cinque cerchi olimpici. Lo si vede di fronte agli atleti palestinesi, otto in totale, che trasformano quest’anno la loro partecipazione alle Olimpiadi in un atto di resistenza umana e civile.

Lo si vede in diretta davanti alle proteste di chi esige che anche a Israele, come alla Russia e alla Bielorussia, non sia permesso di sventolare la bandiera e i colori nazionali, a causa dell’attuale e persistente attacco ai territori palestinesi.

Le prime manifestazioni sono iniziate già durante le gare di qualificazione di calcio e pallamano. Non saranno, probabilmente, le ultime. E proprio perché è impossibile separare le Olimpiadi dal presente che stiamo vivendo, in realtà, non potremo fare a meno di parlarne per i prossimi giorni.

E per chi, tra una gara e l’altra, non ne ha ancora abbastanza, ecco alcuni titoli da recuperare sulle Olimpiadi.

Olimpiadi sul grande e piccolo schermo

Momenti di gloria di Hugh Hudson.

Race – Il colore della vittoria di Stephen Hopkins.

Munich di Steven Spielberg.

Momenti di gloria
Una scena di Momenti di gloria di Hugh Hudson

Su Netflix, lo speciale Olimpiadi

Simone Biles Rising: verso le Olimpiadi – Parte 1

Simone Biles ha un conto in sospeso. In vista delle Olimpiadi di Tokyo del 2020 era considerata il volto dei Giochi. Ma nello sport, come nella vita, le cose non vanno sempre come previsto. Nel caso di Simone, il pubblico di tutto il mondo ha assistito da vicino all’esplosione della sua battaglia privata con la salute mentale, che l’ha costretta a ritirarsi dalla competizione. Da allora Simone ha lavorato duramente per affrontare i difficili traumi del passato, imparare a gestire il proprio benessere psichico e accettare il proprio percorso. Nel frattempo ha riorganizzato a partire dalle fondamenta il suo modo di fare ginnastica. Il suo coraggio di volare non conosce limiti, poiché quest’estate intende tornare sul palcoscenico olimpico ancora una volta per fare ciò che ha sempre fatto: essere la migliore Simone possibile. Perché, nonostante tutto, Simone si rialza sempre.

Sprint

Serie che scava in profondità nella psiche di atleti professionisti di tutto il mondo che si allenano per diventare i più veloci del pianeta e offre uno sguardo esclusivo dietro le quinte sulla posta in gioco e sul rigore mentale di velocisti che dedicano l’intera vita a tagliare il traguardo a tempo di record, mentre il loro futuro professionale si decide in poche frazioni di secondo. La prima stagione è dedicata ai migliori velocisti su strada e durante i Campionati del Mondo 2023, con Sha’Carri Richardson, Noah Lyles e Shericka Jackson tra gli altri.

Rising Phoenix: la storia delle Paralimpiadi – Data di uscita: 26 agosto 2020

Rising Phoenix: la storia delle Paralimpiadi racconta la straordinaria avventura dei Giochi paralimpici. Nate dalle ceneri della Seconda guerra mondiale per diventare il terzo evento sportivo per dimensione, le Paralimpiadi hanno dato vita a un movimento globale che continua a cambiare il modo in cui ci confrontiamo con disabilità, diversità e potenziale umano.
Il film vede la partecipazione di atleti come Bebe Vio (Italia), Ellie Cole (Australia), Jean-Baptiste Alaize (Francia), Matt Stutzman (USA), Jonnie Peacock (Regno Unito), Cui Zhe (Cina), Ryley Batt (Australia), Ntando Mahlangu (Sudafrica) e Tatyana McFadden

Break Point

Dagli ideatori di Formula 1: Drive to Survive, Break Point segue dentro e fuori dal campo un gruppo scelto di tennisti mentre si sfidano in estenuanti slam e tornei mondiali. Il loro sogno? Vincere un trofeo e conquistare il primo posto. Mentre alcune leggende del tennis raggiungono il crepuscolo della propria carriera, una nuova generazione ha la chance di salire alla ribalta. Break Point osserva da vicino questi giocatori durante un intero anno di sfide intorno al mondo per i tornei ATP e WTA. Da infortuni che potrebbero costare loro la carriera e delusioni emotive, a vittorie trionfali e momenti personali fuori dal campo, gli spettatori possono assistere ai dietro le quinte delle stressanti vite di alcuni dei migliori tennisti del mondo.

The Redeem Team: le Olimpiadi della riscossa

Attraverso filmati inediti e materiale dietro le quinte, The Redeem Team: le Olimpiadi della riscossa ripercorre il tentativo della nazionale americana di basket di vincere l’oro alle Olimpiadi di Pechino del 2008, a quattro anni di distanza dalla scioccante performance della squadra ad Atene. Il documentario offre un affascinante scorcio sul lavoro svolto dal team e include interviste sorprendenti con atleti e allenatori come Dwyane Wade, LeBron James e Mike “Coach K” Krzyzewski, che riflettono su come il “Redeem Team” abbia stabilito un nuovo standard per il basket americano.

Sei Nazioni: Full Contact

La lega del Sei nazioni e i produttori di Formula 1: Drive to Survive portano i fan più vicini che mai all’edizione 2023 del famoso torneo. La serie Torneo 6 Nazioni – Full Contact apre le porte allo straordinario mondo del più antico e più grande evento annuale di rugby a livello mondiale, offrendo ai fan momenti esclusivi dietro le quinte mentre le migliori squadre europee si danno battaglia in alcune delle più intense partite del campionato per conquistare il prestigioso trofeo.