Presentato al Sundance Film Festival a gennaio 2024, My Old Ass è arrivato su Prime Video il 7 novembre, dopo una breve uscita in sala negli Stati Uniti (che garantisce anche l’eleggibilità ad alcuni prestigiosi premi come i Gotham Awards). Il film di Megan Park è una commedia attuale, consapevole dei temi e delle identità degli adolescenti di oggi.
La trama di My Old Ass
Elliott (Maisy Stella) compie 18 anni. Vive in una fattoria di mirtilli in Canada e alla fine dell’estate si trasferirà a Toronto per studiare. Alla sua età è piuttosto normale non pensare troppo ai genitori, preferire le uscite con le amiche e gli amori passeggeri. Nel giorno del suo compleanno, durante un campeggio sotto le stelle che prevede anche qualche tisana ai funghetti, si ritrova improvvisamente di fronte alla sua versione adulta, Aubrey Plaza, che ha qualche anno in più ma la stessa personalità irriverente.
Sembra assurdo, ma quello che dovrebbe essere solo un trip allucinogeno si rivela una vera connessione attraverso il tempo: le due Elliott riescono a comunicare per telefono per diversi giorni e sembra anche non essere un caso l’improvvisa comparsa della Elliott trentanovenne, che ha un messaggio per la sé del passato: evitare un certo Chad (Percy Hynes White).
Un avvertimento che sembra insensato, perché Elliott non conosce ancora nessun Chad e soprattutto perché le sono sempre piaciute solo le ragazze.
A chi si rivolge il film
Al centro di My Old Ass, quasi per la sua intera durata, sembra esserci quindi un grande mistero intorno alla figura di Chad, ragazzo che arriva nella fattoria per un lavoro estivo. In parte in questo senso di allarme giocano un ruolo involontario i fatti di cronaca che hanno coinvolto Percy Hynes White negli ultimi anni (è stato accusato di molestie da diverse ragazze); in parte è invece l’estraneità di Chad al mondo di Elliott che crea un crescente sentimento di diffidenza.
La storia di Elliott, che si definisce gay, sembra infatti lontana da qualsiasi intromissione del mondo maschile, almeno fino a quando è la protagonista stessa a capire che le etichette servono solo se ci aiutano a capire di più di noi stessi. Altrimenti meglio liberarsene.
My Old Ass, perciò, usa il pretesto del viaggio nel tempo per dare forma invece a un racconto di formazione, un momento di crescita di Elliott che corrisponde alla comprensione di qualcosa di molto importante su di sé e sulla propria identità queer. Il lato (molto) positivo è che Megan Park scrive – non solo dirige – questa storia in modo che niente sia forzato e in modo che non debba esserci una evidente presa di posizione politica o culturale.
La questione identitaria entra nella trama romantica con naturalezza, come un percorso di scoperta di sé, arricchito dalla brillante presenza di Aubrey Plaza, che splende in qualsiasi cosa faccia (ultimamente in Agatha All Along e Megalopolis), anche questa strana versione del grillo parlante direttamente dal futuro.
Perché guardare My Old Ass, in breve
My Old Ass è una commedia, ma anche un commovente coming of age che sfrutta quel breve e delicato passaggio all’età adulta in cui ci si prepara a dire addio ai luoghi della propria infanzia per affrontare la vita adulta: l’ultima estate a casa prima dell’università, in questo caso.
Coglie il linguaggio degli adolescenti di oggi, rischiando anche di allontanare un pubblico più maturo, tuttavia proprio nella sua attualità viva e pulsante riesce a raccontare davvero i temi, le preoccupazioni e i desideri di una nuova generazione.