Modern Love torna su Prime Video dopo circa un anno e mezzo dalla prima, folgorante stagione. Mantiene la stessa formula – 8 episodi antologici, da guardare nell’ordine che si preferisce – ma qualcosa non torna esattamente al suo posto. La prima parte aveva la forza propulsiva delle grandi idee, supportata da un’ottima scrittura. Questi nuovi episodi, invece, a tratti sembrano vivere di rendita, approfittando del precedente successo senza cercare qualcosa in più.
Sono molti gli spunti e i momenti emozionanti, ma sembra mancare la magia che ci aveva fatto innamorare del format (ne abbiamo parlato qui), a partire dall’assenza, quasi ingiustificabile, di New York in molti episodi. Modern Love infatti nasce da una rubrica del New York Times e inizialmente aveva la città come ulteriore protagonista, non solo sfondo delle sue storie. Questa volta non solo è meno visibile o meno riconoscibile, ma anche pochi membri del (grande) cast provengono dalla metropoli. Anzi, i maggiori nomi questa volta sono quelli di attori e attrici britannici.
La serie Originale Amazon rimane comunque uno dei titoli da mettere in lista, se ancora non la conoscete. E anzi, nemmeno questa volta riusciamo a scegliere un solo episodio da incoronare come migliore, perciò ci limitiamo a consigliare quelli che secondo noi sono i più riusciti. Si tratta del terzo, quarto e ottavo episodio, il nostro vero e proprio podio. Meritano comunque una menzione speciale anche il doloroso e intenso primo episodio e il sesto, con un sempre bravo Garrett Hedlund.
Estranei su un treno (per Dublino), 2×03 – Consigliato da Valeria Verbaro
Diretta citazione di Prima dell’alba (Before Sunrise, Richard Linklater, 1995), è l’episodio forse più dolce, romantico e platonico dell’intera serie. È l’idea del meant to be, della favola e del destino: irrealistica certo, ma quanto ci fa sognare! Siamo su un treno. Paula (Lucy Boynton) torna a Dublino dalla sua università, improvvisamente chiusa per la pandemia in corso. È relativamente tranquilla, convinta che in due settimane tutto tornerà alla normalità, ma solo noi, in quanto pubblico, possiamo sapere quanto si stia sbagliando, essendoci già passati in prima persona. Sul treno la sua attenzione è catturata immediatamente dal vicino Michael (Kit Harington) e l’interesse diventa presto reciproco.
La loro stessa condizione di passeggeri, incontratisi per caso in uno spazio definito e un tempo breve, comprime la loro interazione e al tempo stesso la intensifica. Iniziamo già a fantasticare su questo magico incontro, ma la tensione monta lentamente quando un terzo, essenziale, fattore prende sempre più spazio: il lockdown. Una volta scesi dal treno, Paula e Michael riusciranno mai a incontrarsi di nuovo? Non è tanto importante conoscere la risposta quanto rendersi conto che, a episodio terminato, anche noi ci ritroviamo a pensare almeno a un evento importante delle nostre vite rimasto congelato e sospeso quello stesso inverno del 2020. Occasioni, incontri, mani che si sfiorano, baci improvvisi e spontanei: tutto quello che da un giorno all’altro ci è mancato, lasciando una considerevole cicatrice e una domanda aperta.
Piccolo bonus: l’espressione di Kit Harington alla citazione del Trono di spade: 10/10!
Un progetto di vita a due, seguito da uno solo, 2×04 – Consigliato da Alessandra Vignocchi
Un incontro à la La La Land mette in moto una corsa indietro nel tempo che va a ricostruire le tappe del rapporto tra Lil (Dominique Fishback) e Vince (Isaac Cole Powell), del decennale amore di lei per la versione di lui che ha plasmato fin dal primo istante, una versione destinata ad essere il suo principe azzurro. Un amore che è nato idealizzato, dal primo, inusuale (per Lil) momento di mancanza di parole, dalla prima stretta di mano. Un amore che viene costruito dall’immaginazione di Lil all’insegna del “e vissero per sempre felici e contenti” delle fiabe, senza problemi, senza intoppi. Sogno e realtà si scontrano nel compromesso dell’amicizia, che Lil “sopporta” in vista di un per lei inevitabile di più, di un necessario coronamento, e che Vince accoglie e gode evitando il confronto con il sentimento di Lil, di cui ha consapevolezza.
Proprio l’andare oltre farà sì che la realtà sopravanzi l’immaginazione, distruggendola con il suo peso. Come dice il titolo stesso dell’episodio, bisogna essere in due. Ma senza che quasi se ne sia accorta, Lil è cresciuta, e la disillusione la spinge finalmente a rivoltarsi contro la fiaba, a buttarsi nella mischia della vita, non più trattenuta dalla zavorra di un sentimento che poggiava interamente sulle sue spalle. E forse solo ora si può riconciliare con se stessa, l’altro e il mondo, per rendersi conto che il piano iniziale di trascorrere tutta la vita con Vince kinda worked.
Un secondo abbraccio, con occhi e cuore aperti, 2×08 – Consigliato da Valeria Verbaro
Un secondo abbraccio, una seconda possibilità: un amore mai veramente finito ma soltanto affievolito dalle circostanze. Elizabeth (Sophie Okonedo) e Ivan (Tobias Menzies) sono divorziati, con due figlie. Come spesso accade nel matrimonio la loro coppia si fossilizza anziché evolvere, o almeno è ciò che si intuisce dalle parole di Elizabeth, stupita da quanto Ivan sia cresciuto e maturato dalla fine della loro storia. Un incontro casuale, li riporta uno nelle braccia dell’altra, a scoprire quanto siano cambiati nel tempo e quanto sia perseverante l’amore che li unisce. Ancora una volta, però, devono fare i conti con il difficile equilibrio della coppia, con il bilanciamento dei reciproci desideri e progetti di vita, con la definizione stessa della loro relazione.
Per stare insieme hanno bisogno di guarire, in tutte le accezioni possibili. Guarire dalle ferite del passato, dal dolore della separazione, dallo sgomento per il corpo (ferito, malato e curato) che cambia e che muta sia il senso sia il verso degli eventi. Anche per questo, però, l’ultimo episodio di Modern Love è così emozionante – anche se non costruisce alcuna chiosa con i precedenti, come nella prima stagione. Perché questo secondo abbraccio, a cuore e occhi totalmente aperti, è il più ampio e sincero che si possa sperare.
Questi sono i nostri tre episodi preferiti. Segui FRAMED su Instagram per condividere con noi i tuoi preferiti.