Cinque titoli in gara, cinque lungometraggi d’animazione diversissimi tra loro: nella categoria Miglior film d’animazione agli Oscar 2024 troviamo il grande ritorno di Hayao Miyazaki, con Il ragazzo e l’airone, ma anche il sorprendente Spider-Man: Across the Spider-Verse, una vera e propria sperimentazione ricca di immaginazione. Terzo appuntamento con la rubrica FRAMED ACADEMY, con i nostri preferiti nella categoria Miglior film d’animazione.
Scelto da Silvia Pezzopane:
Elemental (Pixar)
Premettendo una venerazione quasi mistica per tutto ciò che Miyazaki riesce a forgiare, come il suo Il ragazzo e l’airone, incredibilmente splendido, poetico e complesso, sento di dover premiare però un altro lungometraggio d’animazione in gara con l’opera di Studio Ghibli: sto parlando di Elemental, il film d’animazione Pixar diretto da Peter Sohn. Con un grande messaggio politico e sociale, Elemental si avvale di un’estetica che restituisce fluidità e dinamismo, e incanta con la sua rappresentazione della metropoli Element City, dove gli dove gli abitanti di fuoco, acqua, terra e aria vivono insieme.
Nel racconto di crescita della giovane fiamma Ember Lumen, e del sentimento che nasce tra lei e l’acquatico Wade, ci ritroviamo più immersi che mai nelle loro difficoltà, nei preconcetti della società contemporanea, e nella diversità che diventa un grande valore aggiunto. Vorrei che Elemental vincesse per dimostrare che l’elaborazione dei ricordi (anche i più nostalgici) è sempre il miglior punto di partenza per raccontare il presente e lavorare sul cambiamento.
Leggi qui la recensione di Elemental.
Scelto da Francesco Gianfelici:
Il ragazzo e l’airone (Studio Ghibli)
Per me parlare di Hayao Miyazaki è come parlare di Babbo Natale. Una persona che vive nel mito, in una dimensione quasi superiore a quella umana. La sua visione del mondo, la sua poetica dell’umanità, della storia, della civiltà e della pace, hanno formato più di una generazione.
A Distanza di dieci anni è tornato nelle sale con Il ragazzo e l’airone, riscuotendo ampio successo commerciale e un largo trionfo di pubblico e critica. Una grande e commovente storia di crescita personale, di storia nazionale, di realismo magico e di legami familiari, coadiuvata da un comparto tecnico di animazioni splendide e musiche melodiose: cos’è l’Oscar se non il giusto compenso per chi ha creato una tale meraviglia? Lo stile peculiare del Ghibli non rivaleggia con gli stili e i film più tecnicamente moderni; vince, perché ormai quell’animazione è un simbolo di splendore e lustro, di garanzia e maturità, che non ha effettivamente rivali nel panorama d’animazione odierno per potenza evocativa.
Leggi qui la recensione de Il ragazzo e l’airone.
Scelto da Giulia Losi:
Spider-Man: Across the Spider-Verse (Sony-Marvel)
Spiderman: Across the Spiderverse, secondo capitolo della saga d’animazione che racconta le avventure di Miles Morales, uno Spiderman nato “per caso”, è da considerarsi una vera eccellenza. Dalla storia trattata, che rivela delle tematiche complesse e per nulla scontate, alla costruzione dei personaggi, all’ottimo lavoro di doppiaggio compiuto da un cast d’eccezionale (Oscar Isaac e Jake Johnson sopra tutti), fino ad arrivare alla grafica e all’animazione, il film è un gioiellino del suo genere. Malgrado il finale affatto conclusivo, che lo identifica come un capitolo “di mezzo”, il film merita l’ambita statuetta per il miglior film d’animazione.
Leggi qui la recensione di Spider-Man: Across the Spider-Verse.
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