La recensione di MaXXXine, film di Ti West con Mia Goth
La recensione di MaXXXine, film di Ti West con Mia Goth

Dopo aver creato una nuova corrente nel cinema horror contemporaneo con X – A Sexy Horror Story (2022) e Pearl (2022), Ti West porta sul grande schermo l’ultimo capitolo della sua trilogia, MaXXXine. Nel cast torna ancora una volta Mia Goth, nei panni della protagonista Maxine, accompagnata dalle new entry Giancarlo Esposito, Elizabeth Debicki, Lily Collins, Michelle Monaghan, Bobby Cannavale, Moses Sumney, Halsey e Kevin Bacon.

Gli anni ’80 secondo Ti West

Hollywood, 1986. Sono passati 6 anni dal massacro che l’aveva vista protagonista e dalla quale era sopravvissuta, e ora Maxine Minx (Mia Goth) ha sempre le idee più chiare riguardo al suo futuro: diventare una star del cinema. Ecco, quindi, che la giovane passa le sue giornate tra un provino e l’altro, in attesa che il suo talento venga una volta per tutte riconosciuto. Tutto cambia quando viene scritturata nel secondo capitolo di un famoso film horror, La puritana, diretto dalla famosa regista Elizabeth Bender (Elizabeth Debicki), ma non è tutto oro quel che luccica; infatti, Maxine è perseguitata da qualcuno che la vuole uccidere, oltre che dai demoni del suo passato.

Ti West cambia quindi rotta per il terzo e ultimo capitolo della sua trilogia. Se nei primi due capitoli gli omaggi e le citazioni facevano riferimento a horror cult come Non aprite quella porta, questa volta il richiamo è più ai film slasher, soprattutto degli anni ’70 e ’80. Non rinuncia inoltre alle citazioni di grandi autori, da Psycho di Alfred Hitchcock, ai capolavori di Dario Argento, fino a Vestito per uccidere di Brian de Palma, da cui il regista eredita atmosfere e tensioni.

MaXXXine è una narrazione atipica, un tripudio di nostalgia e di citazionismo, un film-contenitore di diversi stilemi horror.

Mia Goth in MaXXXine di Ti West. Courtesy of Lucky Red e Universal Pictures
Mia Goth in MaXXXine di Ti West. Courtesy of Lucky Red e Universal Pictures

MaXXXine, decostruzione del mito di Hollywood

Una delle tematiche principali del film è il mito di Hollywood. Ti West distrugge l’immagine di una Hollywood benevola e accogliente, per raccontare invece quella di Hollywood effimera e crudele, proprio come se fosse un secondo serial killer da cui Maxine tenta di scappare. Maxine vuole sfondare nel cinema, e lo desidera a tutti i costi e per questo è pronta a fare qualsiasi cosa, ma se fosse l’industria cinematografica stessa a non volerla a causa del suo passato come star di film a luci rosse?

Maxine scappa non solo da chi minaccia di ucciderla a sangue freddo, ma anche dal suo passato che sembra non lasciarla (ma soprattutto non volerla lasciare) mai. Il sogno patinato e proibito di Hollywood cade e mostra la realtà per quella che è: imprevedibile e diversa dalle aspettative.

Chi è davvero Maxine?

All’interno di MaXXXine esiste solo un’unica protagonista indiscussa: Mia Goth. L’attrice entra perfettamente nei panni di una Maxine diversa e cresciuta rispetto al capitolo precedente, una donna che è stata costretta a cambiare a causa degli avvenimenti che l’hanno vista coinvolta, ma che non ha mai perso di vista il suo obiettivo: diventare una star. Nonostante la presenza nel cast di nomi importanti come quello di Elizabeth Debicki e di Giancarlo Esposito, che qui interpreta il suo agente, Mia Goth riesce a rubare la scena dando prova ancora una volta del suo talento.

Chi è quindi Maxine Minx? Determinata e sicura di sé, Maxine è una donna che non si lascia piegare da niente, né dal suo passato né tantomeno da chi di questo passato è stato parte fondamentale. Una donna alla quale non interessa ciò che la gente pensa di lei, che ha da sempre ben in testa il suo obiettivo, e che non si lascia mai sottomettere. Maxine riesce a cavarsela anche nelle situazioni più rischiose, perché è riuscita a capire che è in grado di farcela anche senza l’aiuto di nessuno. La final girl di Ti West omaggia in realtà tutte le altre final girls che l’hanno preceduta e hanno fatto la storia del cinema horror.

MaXXXine, in breve

MaXXXine è un film diverso dai due capitoli precedenti, ma non per questo meno coinvolgente. Un lungometraggio che cambia anche le sue atmosfere, passando dalla campagna americana alla metropoli, ma che riesce a mantenere ugualmente il focus sul suo elemento più brillante: la sua protagonista.

MaXXXine [2024] (Ambientato nel 1985): di Helena Masellis

Continua a seguire FRAMED anche su Facebook Instagram.

Rebecca Fulgosi
Mi chiamo Rebecca, classe 2000 e ho una passione smisurata per il mondo della settima arte. Studio alla facoltà di Beni Culturali con il sogno di diventare critica cinematografica, perché guardare film è una delle cose che mi riesce meglio. Il mio genere preferito è L’horror insieme ai cinecomic di cui sono appassionata sin da piccola. Tra i miei film preferiti: "La La Land", C’era una volta a ...Hollywood", "A Star is Born", "Jojo Rabbit" e "Titanic". Le mie serie preferite, "American Horror Story" e "La casa di carta".