Mahershala Ali – Credit: Walt Disney Television su licenza CC BY-ND 2.0
La lunga carriera di Mahershala Ali in alcuni ruoli-chiave
Fiero, elegante, raffinato, ogni volta che Mahershala Ali compare sullo schermo è impossibile non notarlo. È una presenza sottile, apparentemente silenziosa, ma di forte impatto, anche se finora non sfruttata pienamente in grandi ruoli. Gli spettatori più attenti lo ricorderanno già come Tizzy Weathers nel Curioso caso di Benjamin Button (Fincher, 2008). Il suo debutto, tuttavia, risale a vari anni prima, come regular della serie Crossing Jordan. Un inizio importante, se si pensa che gli attori esordienti non ottengono spesso un ruolo fisso per un’intera stagione, e Ali è il Dottor Trey Sanders nella prima.
I millennials lo ricordano sicuramente anche nel ruolo di Boggs, in entrambi i capitoli del Canto della Rivolta (Hunger Games), o come il villain Cottonmouth nella serie Marvel Luke Cage. Tuttavia ha un ruolo decisamente più rilevante in House of Cards, in cui interpreta il lobbista Remy Danton per quattro stagioni.
Come vero e proprio protagonista lo si è visto solo nella terza stagione di True Detective, in cui interpreta il ruolo principale del Detective Wayne Hays. E si parla di televisione. Al cinema è ancora considerato un supporting actor, nonostante le stupefacenti performance che gli sono valse due premi Oscar nel 2017 e nel 2019. Si tratta chiaramente di Moonlight e Green Book.
Per dare una misura del talento e anche dell’identità di Mahersahala Ali, allora, partiamo proprio da Moonlight, il ruolo che l’ha reso celebre e riconoscibile a livello internazionale. Accanto a questo, però, è necessario aggiungere anche la sua significativa presenza in Ramy, serie Hulu di Rami Youssef.
Mahershala Ali e l’identità musulmana in Ramy
Mahershala Ali è un black Muslim, seguace del movimento dell’Ahmadiyya e sarebbe un dettaglio irrilevante in questo contesto, se la sua fede non incidesse sul lavoro di attore. Per ragioni religiose, infatti, Ali ha deciso di non interpretare sullo schermo scene di sesso o di nudità. E in minima parte questo contribuisce anche a creare quell’immagine incorporea e intoccabile che lo caratterizza.
Sin dalla sua conversione, inoltre, è Ali stesso a sottolineare spesso la sua identità culturale e religiosa. A partire dal nome. Nato Mahershalalhashbaz Gilmore, ha deciso di mutare il cognome in uno più riconducibile alla sua fede (come fece Cassius Clay/Muhammad Ali).
In questo senso il ruolo che interpreta in Ramy è essenziale nella sua carriera. Ramy è un’apprezzatissima serie Hulu che rappresenta la vita degli islamici statunitensi dopo l’11 settembre. Negli ultimi anni è uno dei migliori ritratti sullo schermo della fede islamica, intesa come culto di pace, in opposizione all’immagine violenta trasmessa dai media.
Fondamentale, in questo senso, è il privilegio di poter assumere un punto di vista interno grazie al giovanissimo autore Ramy Youssef, che interpreta anche l’omonimo protagonista. Un giovane ragazzo di origine egiziana che si riavvicina alla fede islamica, nonostante la famiglia, per integrarsi negli USA, l’abbia cresciuto in un ambiente laico.
Nella seconda stagione, parzialmente disponibile su Amazon Prime Video, Ramy incontra lo Sceicco Ali Malik, ossia Mahershala Ali. In questo ruolo spirituale, Ali ha la possibilità concreta di rappresentare una parte imprescindibile di sé e donarla agli spettatori. È la guida di Ramy all’interno del culto islamico (nello specifico il sufismo, che è la dimensione mistica dell’Islam). Diventa di conseguenza anche la guida del pubblico, per comprendere meglio il contenuto e lo spirito della serie stessa, e di questa stagione nello specifico.
Tornando leggermente indietro nel tempo, tuttavia, il ruolo a cui la sua immagine rimarrà legata ancora a lungo è, come anticipato, quello di Juan in Moonlight.
Mahershala Ali in Moonlight (Barry Jenkins, 2016)
Il suo Juan è il primo personaggio in scena in Moonlight. Il film si apre letteralmente sul piano sequenza introduttivo che descrive gli house projects di Liberty City, il quartiere poverissimo di Miami in cui è ambientata la storia. Ali interpreta uno spacciatore, all’apparenza da manuale: muscoli in vista, catena al collo e do-rag in testa. Entra nell’inquadratura come un re, a bordo della sua grande automobile e già afferma con potenza il suo ruolo di rilievo.
In Moonlight, tuttavia, nulla segue gli stereotipi del nostro immaginario. E Juan si conferma certamente un personaggio rilevantissimo, ma non come potremmo credere. Diventa il padre putativo del protagonista Chiron, per tutto il primo dei tre atti del film. È colui che se ne prende cura, che gli mostra una forma di amore possibile, al di là del rapporto di odio-amore con la madre tossicodipendente. È colui che insegna a Chiron a nuotare, a stare nel mondo, a credere in se stesso. A lui viene data la battuta chiave, che spiega il titolo del film, in moonlight black boys look blue. Usata per spiegare al protagonista che non è possibile farsi definire eternamente dagli altri, esattamente con queste parole:
At some point you gonna decide who you wanna be. You can’t let nobody make that decision for you. [Vedi video, qui sotto]
Citazione letterale dal film, imprecisioni grammaticali comprese
Soprattutto, comunque, Juan è colui che accoglie, per la prima volta, la confessione del piccolo Chiron, quando a dodici anni afferma la sua omosessualità. Ed è qui che non batte ciglio, andando contro lo stereotipo del black buck omofobo.
In questo film Mahershala Ali è straordinariamente complesso, perché da un lato è colui che salva il protagonista dandogli un’altra famiglia. Dall’altro è colui che ha direttamente distrutto la prima, spacciando il crack alla madre di Chiron.
Idealmente, nella complessità di Juan, si potrebbe riassumere la straordinaria capacità di Mahershala Ali di raccontare e interpretare una storia. È la chiave di volta attorno a cui si riposizionano i suoi ruoli precedenti e quelli futuri. Rimane tutt’oggi il personaggio migliore e più toccante della sua carriera, nella speranza di vederlo presto come attore protagonista in un altro grande titolo cinematografico. Anche se, è da ricordare, è stato già annunciato nel ruolo di Blade nell’omonimo film del Marvel Cinematic Universe, attualmente in pre-produzione. Che sia la volta buona, attraverso un blockbuster, per ricordare finalmente questo grande attore?