Ogni settimana analizziamo i nuovi episodi di Loki. Se non siete in pari con il MCU, qui andate incontro a SPOILER!
Abbiamo lasciato Loki dopo la misteriosa scena post credit del quarto episodio. Molte sono state le teorie in proposito, ma ora possiamo svelare l’arcano. Il Dio degli Inganni si trova nel Vuoto, un luogo alla fine del tempo dove tutto rimane immutato. A quanto pare, la TVA non è potente come dice di essere. Come ammette la stessa Ravonna a Sylvie, non è in grado di resettare la materia. Può solo portarla altrove.
Le stesse spiegazioni vengono date anche a Loki, che insegue allibito le sue Varianti. Queste ultime gli dicono senza troppi preamboli che si trova nel “cestino della spazzatura” della TVA. E non solo: deve correre per avere salva la vita. Nel Vuoto, infatti, si trova una creatura mostruosa, Alioth. È una gigantesca nube vivente, che travolge qualunque cosa incontri, uccidendola. La TVA, dunque, non può uccidere le Varianti, ma le può spedire in una dimensione dalla quale non possono fuggire, nel migliore dei casi. E nel peggiore, vengono travolte ed eliminate da Alioth. Questo non succede ai Loki perché, come spiegano le Varianti, sopravvivere è una loro peculiarità.
Il racconto di Classic Loki
Ben presto si scopre che quelle incontrate da Loki non sono le sue uniche varianti. Kid Loki, che a quanto pare è il capo del gruppo, conduce le Varianti in un rifugio segreto sotterraneo. Qui le Varianti si confrontano, raccontando ognuna il proprio evento Nexus. Ma si sa, ai Loki piace mentire. Lasciamo dunque da parte il racconto di Loki Vanaglorioso e concentriamoci su quello di Classic Loki che, al contrario, sembra sincero. Quest’ultimo narra di come è riuscito a sfuggire a Thanos fingendo la morte e di essere scappato su un pianeta deserto, trascorrendo molti anni in solitudine. La TVA è intervenuta quando il Dio degli Inganni ha provato ad andarsene dal pianeta per tornare ad Asgard. Classic Loki confessa che gli mancava avere a che fare con altre persone e voleva scoprire se lui fosse rimpianto da qualcuno. E sì, ammette che sentiva la nostalgia del fratello Thor.
Che il problema sia sempre lo stesso?
Gli eventi Nexus dei Loki sembra che siano sempre gli stessi: o una vittoria, oppure la possibilità che non siano più soli. Che abbiano degli amici, addirittura. Forse è questo il problema. Loki deve sempre fallire e deve essere condannato alla solitudine imperitura. Ma è giusto che una persona non abbia il diritto di migliorare se stessa e la sua condizione? Evidentemente no. Ed ecco che le Varianti si trovano imprigionate in un Vuoto dove non possono fare altro che rimanere immobili, immutate, fedeli a se stesse. E anche ciò che accade dopo il racconto di Classic Loki conferma la cosa.
Il protagonista cerca di convincere gli altri ad affrontare Alioth, in modo da poter fuggire. Ciò che riceve, però, è solo una grassa risata. E quando fa per andarsene, ecco che compaiono altre Varianti di se stesso, fra cui spicca President Loki. Quest’ultimo, informato da Loki Vanaglorioso, ha trovato il rifugio di Kid Loki, che a quanto pare è il suo rivale per la supremazia del Vuoto. Il confronto degenera in un combattimento folle e senza esclusione di colpi, che evidenzia quanto la situazione sia assurda. Le Varianti, anziché collaborare fra loro, si tradiscono a vicenda e combattono per il controllo di un non-luogo dove gli unici abitanti sono dei sopravvissuti disperati e rigettati dall’intero Universo.
Intanto, alla TVA, Sylvie cerca un modo per salvare Loki
Sylvie, dopo aver scoperto dove si trova Loki, mette sotto torchio Ravonna perché le dica come raggiungere il Vuoto. All’inizio la donna sembra propensa ad aiutarla, ma non è così. Nonostante anche lei voglia sapere chi si trovi dietro alla TVA, il suo scopo è quello di tenere impegnata Sylvie in attesa dell’arrivo dei Minutemen. Ma Sylvie mangia la foglia e si resetta da sola, in modo da poter raggiungere Loki nel Vuoto.
Una volta arrivata alla fine del Tempo, Sylvie viene salvata dalla furia di Alioth da Mobius. Anche l’uomo, dunque, è riuscito a sfuggire alla morte. La donna ritiene però che la cosa migliore da fare sia tornare verso la nube, in modo che possa provare a incantarla. La sua idea è che chiunque ci sia dietro alla TVA viva lì e che Alioth altro non sia che il suo gigantesco cane da guardia.
Mobius e Sylvie tornano dunque verso la nube, ritrovando così anche Loki. Quest’ultimo nel frattempo è fuggito dalla rissa nel rifugio, portando con sé Kid Loki, Classic Loki e l’immancabile Alligator Loki. Sylvie e Loki decidono dunque di affrontare la nube insieme, mentre Mobius si congeda, tornando alla TVA attraverso il dispositivo che Sylvie ha rubato a Ravonna. Gli altri, invece, decidono di tornare al rifugio, scegliendo volutamente di rimanere nel Vuoto. Ormai, quella è la loro casa.
Loki e Sylvie elaborano un piano: lui distrarrà Alioth, mentre lei ne approfitterà per incantarlo. La cosa però sembra non funzionare. Alioth è troppo forte e Loki non riesce a tenerlo impegnato a lungo. Ma a quanto pare, una sua Variante sì.
Classic Loki è tornato inaspettatamente indietro per aiutarli e ci regala un saggio del suo immenso potere. Servendosi della magia, crea un’illusione, ricostruendo l’intera città di Asgard. Alioth si scaglia contro l’illusione, permettendo così a Sylvie di incantarlo. Ma da sola la donna non ce la fa. Prende dunque Loki per mano, invitandolo ad aiutarla. E davanti al suo: “Non so come si fa”, lei risponde: “Puoi farlo. Siamo uguali”. Per la prima volta dei Loki collaborano, e riescono a fare magie. Letteralmente. Classic Loki si sacrifica eroicamente, facendosi travolgere da Alioth per permettere agli altri due di continuare ad incantarlo. Alla fine, Alioth si dissolve, confermando le ipotesi di Sylvie. Oltre la nube, si scorge una gigantesca abitazione. Loki e Sylvie si guardano e, tenendosi per mano, si avviano verso l’edificio.
Probabilmente il più bell’episodio visto finora
I fan sono rimasti talmente entusiasti per gli innumerevoli Easter Egg e per l’adorabile chicca di Alligator Loki che sono arrivati a perdere di vista la trama. Ed è un vero peccato.
Il focus centrale della serie è il problema esistenziale del Dio degli Inganni. Loki ha il terrore di rimanere da solo, di non avere mai amici, di non provare mai affetto e amore. Questo episodio riesce a smentire tutto. Sylvie si resetta da sola pur di raggiungerlo nel Vuoto. Un luogo che non conosce, dal quale non sa neppure se uscirà. E per giunta, si sta basando solo sulle informazioni che le ha dato Ravonna, che ormai è chiaro non essere il massimo dell’affidabilità. Eppure, Sylvie mette a rischio tutto per raggiungerlo e salvarlo. Benché la loro sia una relazione bizzarra, non si può non definire amore. E non è neppure così narcisista come molti pensano. Anche in questo episodio, il Dio ribadisce con entusiasmo che Sylvie è diversa dagli altri Loki. E infatti è così. La donna non agisce solo per interesse personale. Sylvie vuole minare l’organizzazione alla base perché ritiene che sia un male per l’intero Universo.
Il protagonista, dal canto suo, è cambiato. Non vuole rimanere immutato, non vuole più ingannare le persone. Ormai ha capito cosa significa tessere trame alle spalle di innocenti. Non lo fa stare meglio, gli causa solo rimorsi e sofferenza. E ora desidera essere una persona migliore. Se le sue Varianti vogliono rimanere immobili in una dimensione dove possono essere presidenti del nulla, lui vuole fuggire e aiutare Sylvie nei suoi scopi.
Ma Loki non è il solo che intende cambiare le cose
Classic Loki, dopo anni e anni di solitudine e inerzia, decide di cambiare. Si penserebbe che un anziano, ormai troppo stanco per andare avanti, non intenda intervenire in una lotta che sembra persa in partenza. Eppure, se Kid Loki, il simbolo della gioventù, ritorna nel suo rifugio girando la testa dall’altra parte, Classic Loki capisce finalmente cosa deve fare. E prima che Alioth lo travolga, si fa coraggio gridando il motto del Dio degli Inganni: “Gloriosi propositi”. Lui, finalmente, ha capito quali sono i suoi. Sacrificare la sua vita in nome di qualcosa di più grande.
Nonostante la TVA si ostini a classificare il Dio come un individuo solitario e fallito, in questo episodio si evincono le sue straordinarie potenzialità. E a quel punto ci domandiamo: Loki è davvero un perdente, oppure ci sono forze superiori che lo vogliono così?
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