Dal 10 al 12 luglio alle 21.00, Le Luci di Ember, scritto e diretto da Lucrezia Coletti
Sinossi
Vedendo approssimarsi la fine del mondo, un’équipe di scienziati, ingegneri e architetti si riunisce in una sala per decidere come salvare le sorti dell’umanità e racchiude in una misteriosa scatola metallica le istruzioni che serviranno ai loro posteri per poter uscire, dopo 200 anni, dalla città sotterranea da loro progettata: Ember.
Lo scopo della città è proteggere le generazioni future dalla minaccia esterna, in attesa del naturale ripristino delle condizioni necessarie a garantire la vita sulla Terra. Allo scadere di questo periodo la cassetta si aprirà rivelando i segreti nascosti al suo interno.
Tuttavia con il trascorrere degli anni, la cassetta si smarrisce e gli abitanti della città, ignari dell’esistenza del mondo esterno, continuano a vivere le loro vite sottoterra, completamente dipendenti da un solo generatore di energia elettrica, unica fonte di vita, mentre la città comincia lentamente a deteriorarsi.
Continui blackout e scarsità di provviste metteranno a dura prova tutti i protagonisti dell’opera, che come in ogni microcosmo metteranno in atto comportamenti e strategie differenti per riuscire a sopravvivere.
Ambientazione e regia
L’ambientazione di Ember con le sue luci artificiali e i suoi elementi futuristici ci catapulta fin da subito in un’atmosfera futuristica e al tempo stesso vintage, familiare ma anche asettica.
L’intera vicenda, ispirata a La città di Ember della scrittrice Jeanne DuPrau, si svolge in un’unica sequenza. Il caso è il protagonista indiscusso dell’intera opera: per caso il mondo finisce, per caso la cassetta viene smarrita e per caso ritrovata. Anche la struttura della società ha assunto un ordine casuale. E anche l’esito dell’intera storia subirà l’influenza del caso.
Saranno i due ragazzi più giovani a scoprire quello che per generazioni era stato tenuto nascosto e a tornare alla conquista del mondo come due moderni Adamo ed Eva.
Info utili
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