Dopo aver presentato in anteprima il primo capitolo, Joker – che nel 2019 si è aggiudicato il Leone D’Oro – Todd Philips è tornato a Venezia, presentando ancora una volta nella in concorso, l’atteso sequel dedicato al celebre villain DC.
Nel cast oltra a Joaquin Phoenix che riprende il ruolo da protagonista, (per cui nel 2020 ha vinto l’Oscar a Miglior attore), anche Brendan Gleeson, Catherine Keener, e Lady Gaga nei panni di Lee Quinzel, meglio nota come Harley Quinn.
Folie à Deux e la tematica del doppio
Dopo le vicende che lo avevano visto coinvolto, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) si trova nel manicomio di Arkham, in attesa dell’inizio del processo che lo vede imputato per l’omicidio di cinque persone. La vita di Arthur viene nuovamente stravolta quando, tra le mura del manicomio, l’uomo fa la conoscenza di un’altra delle pazienti internate, Lee Quinzel aka Harley Quinn. È lì che inizia la loro strana avventura romantica.
Non esistono mezze misure con Joker: Folie à Deux, o lo si ama o lo si odia. È un lungometraggio frutto di una idea folle del regista che, dopo aver rinnovato completamente il genere del cinecomic cinque anni fa, decide di realizzare un sequel assumendosi il rischio di tornare sul già detto. Un sequel che ha l’intenzione e l’ambizione del film precedente e che per questo affronta le stesse tematiche da altri punti di vista, come nel caso del doppio.
Emblematica è la sequenza iniziale: Arthur appare all’interno dello uno spezzone di un cartone animato, impegnato in una lotta costante con la sua ombra, ossia l’identità del Joker, che tenta ripetutamente di rubargli la scena. Arthur è quindi in grado di esistere senza Joker? E viceversa, Joker è in grado di esistere senza Arthur? Ma la domanda su cui insiste maggiormente il film è: Arthur Fleck e Joker sono la stessa persona? Domanda a cui Arthur prova a rispondere.
That’s Life – L’utilizzo della musica
Una delle novità più grandi di questo secondo capitolo è la parte musicale che il regista Todd Philips ha deciso di introdurre. Una scelta rischiosa visti i toni del primo film, ma soprattutto considerando la natura del suo protagonista. L’obiettivo, tuttavia, è proprio quello di dare ad Arthur uno strumento per fuggire da una realtà sempre più opprimente.
Le sequenze musicali e i brani – in gran parte nuovi arrangiamenti di classiche canzoni della vecchia Hollywood – hanno l’obiettivo di riflettere lo stato d’animo sia di Arthur sia di Joker. Se nel primo film era la recitazione, la commedia, ciò che serviva ad Arthur per potersi esprimere e farsi notare, adesso è la musica ciò che serve a liberarlo e a farlo entrare in una fantasia più accogliente.
The World is a Stage – Harley Quinn e Joker
Il mondo è un palcoscenico, così recita il poster ufficiale del film e così si può facilmente riassumere ciò che Phillips racconta. Il mondo è un palcoscenico e tutti indossano una maschera. È proprio da qui che prende il via il rapporto tra Joker e Harley Quinn (Lady Gaga), un rapporto morboso, strano e atipico, ma sfacciatamente finto, almeno per uno di loro, e che prenderà pieghe non scontate.
Questo grazie all’Harley Quinn di Lady Gaga, calcolatrice e furba, lontana da quella portata sul grande schermo da Margot Robbie in Suicide Squad. Joker è una marionetta nelle sue mani, una marionetta che lei controlla e comanda a piacimento, creando un rapporto unidirezionale che distrugge lui ma fortifica lei. Le loro follie, diverse ma al contempo simili, si fondono creandone una da zero, con le potenzialità per scuotere il pubblico.
In breve
Joker: Folie à Deux è un film che volutamente divide, un’appendice del primo capitolo che propone un possibile epilogo a quanto accaduto in precedenza. Un film che deve tanto, ancora una volta, alla presenza e all’interpretazione di Joaquin Phoenix – e questa volta un po’ di più a Lady Gaga – e che, in ogni caso, si riserva la possibilità di sorprendere, soprattutto grazie alla musica.
Arriva in sala il 2 ottobre 2024 con Warner Bros.
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