In the doldrums è un fumetto breve e autoprodotto, più vicino al videoclip che al racconto. Poche scene, pochissime frasi (sempre le stesse) e un solo personaggio bidimensionale che “lotta” per uscire da una stasi oscura (o almeno così sembra). Un sottofondo punk rock autodistruttivo lega l’andamento surreale e sgangherato delle scene che non danno vita a una storia, ma ad una strana bolla nera di inchiostro e caos. I testi sono di Paolo Gamerro, i disegni sono di Sergio Caruso.
Il ritmo di una crisi
Una narrazione insieme incalzante e introspettiva, per un incubo vissuto ad occhi aperti: è la profonda, a tratti delirante, crisi del protagonista senza nome di In the doldrums, che combatte con le proprie ombre, con un alter ego che non può colpire (o quasi). La solitudine diventa paranoia, la fuga si risolve in un esito drammatico e senza ritorno, la discesa visionaria in un inferno bianco e nero in cui la propria voce risuona come un macabro mantra trova il suo strano ritmo e porta il lettore ad arrivare fino in fondo con la voglia di scandagliare il malessere, l’oblio.
Il titolo riporta proprio al senso di stasi, al concetto di rallentamento e arresto, che interrompe le azioni quotidiane per attirare l’uomo al centro del racconto (tutto in una martellante e ipnotica prima persona) in un labirinto vischioso di ripetizione e ansia. Mentre le parole sembrano quelle di una canzone che entra in testa per non uscirne più, i disegni si adagiano in inusuali “quadri d’azione”, in cui il personaggio attraversa lo spazio, dentro e fuori casa sua, mostrandosi sempre da angolazioni interessanti e dinamiche, che conferiscono una percezione di movimento e inquietudine. L’inquietudine nera che attraversa tutta l’opera, come una poesia.
Gli autori
«Sono nato nel 1975 e sono cresciuto in un mondo analogico fino al 1994, quando ho avuto il mio primo computer. Nel disegno esprimo la mia urgenza di comunicare con un tratto preciso ed essenziale. Penso a lungo al soggetto, poi mi metto a disegnare di getto. I tempi di realizzazione sono brevissimi, a volte pochi minuti. Punto alla traduzione immediata del pensiero creativo, a una sintesi il più possibile libera da filtri».
Sergio Caruso è autore, insieme a Cristiano Baricelli, di Horror, la fanzine autoprodotta che celebra il cinema fatto per spaventare il pubblico prodotto tra gli anni ‘80 e ‘90 del secolo scorso, e Horror fanzine – Ritratti.
È nato nel 1983 a Tradate. Ha esordito nel 2011 con Milano Horror (Chinaski Edizioni) e nel 2017 è uscito Sbiadire per Augh! Edizioni. Il libro nero dei brutti è il suo terzo romanzo.
In the doldrums, 48 pag in bianco e nero formato grande 28,5x21cm, è acquistabile qui.
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