Francesco Patierno torna con il sequel del film Improvvisamente Natale (uscito sulle piattaforme esattamente un anno fa): Improvvisamente a Natale mi sposo, in sala dal 6 dicembre e distribuito da Notorious Pictures.
Anche questa volta il regista tocca l’atmosfera natalizia con gentilezza, con un cast che avrebbe potuto far ben sperare a un buon risultato in merito alle vicende dell’esuberante direttore d’albergo Lorenzo interpretato da Diego Abatantuono, ma ahimè non è stato esattamente così.
La trama
Mancano pochi giorni a Natale e, come ogni anno, la famiglia di Lorenzo (Diego Abatantuono) converge verso il suo albergo per le vacanze natalizie. Lorenzo li ha avvisati che non possono mancare per niente al mondo, visto che ha un annuncio importante da fare: si sposerà! La notizia lascia tutti senza parole ma la più sconvolta è Alberta (Violante Placido), che non vuole proprio accettare la novità. Anzi, si convince che Serena (Carol Alt), la promessa sposa dal passato misterioso, sia una sorta di cacciatrice di dote. Da qui ha inizio una girandola di situazioni esilaranti, tra scoperte e inattese rivelazioni, che porteranno a piccoli e grandi colpi di scena.
Nel cast: Nino Frassica, Michele Foresta aka Mago Forest, Stefano Roberto Belisari aka Elio, Primo Reggiani, Valentina Filippeschi, Paolo Hendel, Sergio Bini aka Bustric, Karen Piana, Francesco Di Scola.
Il pasto di Natale e il rimpasto del cast
Del film apparso su Amazon Prime lo scorso dicembre 2022, resistono regista (Francesco Patierno), sceneggiatori (sempre Patierno con il fido Federico Baccomo), Violante Placido e i perni costanti della linea comica, Abatantuono, Michele Foresta (Mago Forest) e Nino Frassica con abito talare. Lodo Guenzi viene sostituito da Primo Reggiani vestendo i panni di Giacomo, il papà di Chiara (Valentina Filippeschi), che a sua volta prende il posto dell’attrice Sara Ciocca.
A completare il cast, con le new entry, troviamo Elio in versione sindaco cinico avanguardista e la ritrovata Carol Alt in versione futura sposa di Lorenzo. Il rimpasto del cast è la vera nota dolente dell’intero film, risulta difficile poter immergersi nel tessuto narrativo se non si è più in grado di tenere in mano il filo che lo intesse. Volti nuovi, troppi, che slegano la trama, le nuove e allegre peripezie all’interno dell’albergo, e il tenero quadro di famiglia non bastano per un risultato buono e credibile.
L’intenzione di Patierno di voler restituire i concetti di famiglia, e di inclusione al di sopra del pregiudizio; è brillante, a tratti convincente, ma il concettualismo necessità di fatti, di immagini e una coerenza che purtroppo si smarrisce a causa di una trama assai semplicistica, e troppo impegnata a mantenere in armonia un cast al quale è stato richiesto di ricordare il più possibile il precedente.
Il quadro di famiglia senza la cornice
La famiglia, l’accettazione dell’estraneo e il pregiudizio, sono i temi che smuovono le dinamiche del lungometraggio, ma per quanto la parola “famiglia” venga menzionata più volte, e avrebbe dovuto assumere un ruolo rilevante, in realtà rimane al margine, sommessa, anche le relazioni tra i personaggi che la compongono, sono alle volte inesistenti. Quel dialogo amorevole tra nonno e nipote trovato in Improvvisamente Natale dello scorso anno, questa volta viene meno, come viene meno anche il legame tra madre e figlia. Chiara e Alberta sembrano non si parlino mai. Alla luce di questo viene da chiedersi dove si possa cogliere il calore familiare, se non aggrappandosi ai ricordi del film precedente?
In breve
Improvvisamente a Natale mi sposo lascia l’amaro in bocca di una squadra vincente che purtroppo ha perso la partita. Un cast importante, ma restituito da una storia troppo debole, didascalica e dispersiva. Perfino il finale non risolleva il destino dei personaggi, è tutto già tremendamente prevedibile dall’inizio lasciando poco spazio all’immaginazione e tantissimo alla noia.