Il mostruoso femminile. Il patriarcato e la paura delle donne di Jude Ellison Sady Doyle, tradotto da Laura Fantoni ed edito in Italia da Edizioni Tlon, è un saggio feroce e potente. Leggendolo vi capiterà di soffrire e talvolta vi sembrerà di udire grida di dolore lontane. Una volta giunti alla sua ultima pagina, una lunga lista di motivi vi guiderà a compiere una rivoluzione.   

È sin da quand’ero piccola che vorrei avere un libro di formule e incantesimi capaci di lenire la disperazione dei più fragili e di ridimensionare le brutali conseguenze delle iniquità sociali. Sono sempre stata ossessionata dal senso di giustizia e dalla sua ricerca; col tempo ho imparato che la conoscenza è la magia più efficace contro il buio delle disuguaglianze. “Sapere è potere”, scriveva Francis Bacon, e Il mostruoso femminile è un volume che, aprendo varchi e illuminando ferite, fornisce diversi elementi per effettuare nuovi sortilegi contro il patriarcato e il sessismo ovunque imperanti.

Con il corpo si dichiara guerra al patriarcato

I mondi possibili sono infiniti, come innumerevoli sono le società in cui potremmo vivere. Quella in cui siamo immersi da capo a piedi è un’invenzione patriarcale basata sulla supremazia bianca, sul capitalismo e sul binarismo di genere che impone all’uomo e alla donna di ricoprire ruoli stabiliti ben differenziati tra loro.

Nei secoli gli uomini hanno assunto il pieno controllo delle donne attraverso una serie di meccanismi, apparentemente naturali, quali il matrimonio e il riconoscimento della riproduzione come scopo essenziale del corpo femminile. Dalla vulnerabilità delle donne nasce il loro terrore di essere molestate, stuprate, picchiate o uccise ma è proprio questa paura a rendere il patriarcato invincibile.

Forse quel terribile potere che manda in frantumi il mondo è solo, dopo tutto, il potere sul proprio corpo.

L’autricə statunitense ricorda che per una donna “passare un’esistenza immersa nella cultura dello stupro significa vivere una silente e costante perdita del proprio senso di sicurezza”. Ma allo stesso tempo rivendica il potere del corpo femminile che, liberato dalla sottomissione, si trasforma per la società patriarcale in una mostruosa minaccia.

il mostruoso femminile
Il mostruoso femminile, Jude Ellison Sady Doyle

Donne mostruose e terrificanti

Le donne mostruose di Jude Ellison Sady Doyle sono sirene ammaliatrici, serpenti occulti, figlie ribelli, mogli intelligenti e madri cattive. Sono demoniache, rivoluzionarie, sottomesse, vittime, colpevoli, egoiste, sono streghe. Sono Mercy Lena Brown, una ragazza creduta vampiro e ritenuta responsabile di un’epidemia tubercolare, Tina Resch, una quattordicenne attira poltergeist, emarginata e vittima di abusi in famiglia, Anneliese Michel, un’adolescente posseduta dal demonio che si lascia morire di fame con il beneplacido dei genitori, e Bridget Cleary, una moglie dalle spiccate qualità bruciata dal marito per non aver mangiato un pezzo di pane.

Fino a quando andremo a caccia di demoni sovrannaturali anziché di violentatori in carne e ossa continueremo a vedere nella donna l’azione di Satana, e non il suo dolore.

Miti, romanzi e cult movie raccontano la misoginia

Nel suo lavoro, Jude Ellison Sady Doyle attinge a piene mani dalle leggende, dal patrimonio letterario e dal panorama filmico. Le opere d’ingegno citate riflettono, come degli specchi, la realtà da cui hanno avuto origine. Oltre ai fatti di cronaca, anche i miti, i romanzi e i film presi in analisi vengono nel testo smontati e riletti sotto un’inedita chiave di lettura che rende manifesto l’orrore ben celato all’apparenza.

Nella bellezza delle sirene si nasconde il timore dell’uomo di essere sedotto e ingannato. Della dea babilonese Tiāmat, madre di tutte le cose, forza generatrice dell’universo, non vi è rimasta alcuna traccia. Offuscata la memoria di quell’egemonia femminile, gli uomini, di fatto, ne hanno negato l’esistenza attribuendo, pertanto, l’origine del creato a una divinità paterna.

La protagonista del romanzo Rebecca la prima moglie di Daphne du Maurier viene uccisa dal marito perché incinta di un altro uomo eppure è lei a essere etichettata come diabolica e disumana. Negli esempi letterari citati dall’autricə, si rintracciano anche delle eroine del dissenso. Il Frankenstein di Mary Shelley rappresenta, ad esempio, un vero e proprio atto sovversivo. La scrittrice, infatti, conferendo a un uomo il potere di generare una mostruosa creatura, si oppone chiaramente alla teoria aristotelica secondo cui l’anima di ogni nascitura è responsabilità del padre e il corpo (talvolta corrotto biologicamente) della madre. La Lucy del Dracula di Bram Stoker è un mostro poiché insaziabile d’amore. La più recente Carrie di Stephen King incarna l’esplosione dell’immenso potere della pubertà represso dalla madre Margaret, vittima e sostenitrice delle dinamiche patriarcali.

Slasher e true crime: moderni riti catartici

Come accennato in precedenza, Jude Ellison Sady Doyle prende in esame numerosi lungometraggi, nella fattispecie horror slasherIl personaggio iconico di questo genere di film è spesso una dead blonde, ovvero una ragazza giovane, bella e lasciva perseguitata e massacrata da un violento assassino, ma può essere, anche se più raramente, una final girl, ovvero una ragazza altrettanto giovane e bella che alla fine della vicenda riesce in qualche maniera a farla franca (basti pensare alla celebre Sidney Prescott di Scream).

Neve Campbell nel ruolo di Sidney Prescott – Web

È evidente che questo tipo di pellicole si faccia portavoce di una visione discriminatoria nei confronti delle donne, eppure, sono proprio queste ultime a essere le più appassionate al genere. Lo slasher, mostrando, e quindi riconoscendo, l’esistenza del pericolo che le donne corrono ogni giorno in un mondo in cui gli uomini esercitano indisturbati la loro autorità, costituisce uno dei più efficaci riti catartici femminili del XXI secolo. Per le stesse ragioni dello slasher, anche il true crime avvince le signore degli anni 2000.

Streghe di tutto il mondo, unitevi

La strega è il mostro femminista per eccellenza e nel cuore del XX secolo la seduzione che questa riuscì a esercitare fu molto forte, impossibile non ricordare il Suspiria di Dario Argento.

Le streghe sono quel che le donne sarebbero se avessero potere. L’ambiguità della stregoneria è quella del potere stesso, che è al contempo orribile e magnifico, intriso di sangue e luminoso di vita, a seconda di chi lo detiene e contro chi è brandito.

La streghe moderne, discendenti da quelle bruciate sui roghi, sono le donne tenaci, anticonformiste, intelligenti, indipendenti e sessualmente libere. Sono le donne che hanno un peso sociale ed economico, sono quelle che raggiungono gli obiettivi autodeterminandosi.

Il cult movie Giovani streghe, oltre ad alimentare l’immaginazione delle adolescenti degli anni ’90, portò a galla una verità ancora oggi sacrosanta: se le streghe restano sole sono vulnerabili, se stanno insieme diventano invincibili. “La violenza cui siamo sopravvissute sarà la bussola del nostro cambiamento. Il fuoco che arse le streghe sarà il faro sul nostro cammino”, scrive l’autricə.

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Giovani streghe, diretto da Andrew Fleming (1996) – Web

Lo stato di salute dei diritti delle donne

Nel libro Jude Ellison Sady Doyle concentra la maggior parte della sua attenzione sulla società americana, di cui essa stessa fa parte, individuando molti degli automatismi presenti nell’intera civiltà occidentale.

La strada verso la parità di genere in tutto il mondo è ancora tortuosa e cosparsa di mine. Le notizie degli ultimi giorni che vedono la Turchia fuori dalla Convenzione di Istanbul e le strade di Londra invase dalle proteste femministe dopo l’omicidio di Sarah Everard non fanno altro che confermarci in quale direzione si sta continuando ad andare.

Leggendo Il mostruoso femminile mi sono riscoperta parte di un tutto, tassello di una rivolta, rappresentante di una missione da portare avanti a testa alta, ogni giorno, in ogni momento.

A tutte le donne il prezioso volume suggerisce di denunciare le violenze subite, di non tacere, di educare i figli e le figlie al rispetto delle differenze, di lottare per il riconoscimento dei diritti delle donne etero e transgender che il patriarcato teme di non riuscire a controllare.

Al termine del saggio l’autricə stimola la curiosità dei lettori con una corposa sezione dedicata alle letture e alle visioni da lei consigliate.

Il mostruoso femminile “è un lavoro di apokálypsis, di contromitologia: portare alla luce il potere femminile disintegrando le narrazioni costruite per contenerlo o celarlo”.

La rivoluzione comincia dalla consapevolezza. Streghe di tutto il mondo, unitevi, l’Apocalisse è già qui.

Grazie a Edizioni Tlon per la possibilità di immergerci nel lavoro di Jude Ellison Sady Doyle.

Elisabetta Severino
Instancabile viaggiatrice e inguaribile iperattiva, mi concedo raramente del puro relax e, nella frenesia delle mie giornate da ufficio stampa di due teatri e da giornalista freelance, l’otium di cui sento più spesso la mancanza è quello letterario. Sono cresciuta in una casa piena di libri per poi trasferirmi da Lecce a Bologna per studiare Lettere Moderne all’Alma Mater Studiorum. Rimbaud, i macaron e la lingua francese sono tre delle infinite ragioni che mi hanno spinta diverse volte a trasferirmi oltralpe. Lealtà, giustizia e umiltà sono i valori in cui credo e quando esco di casa la mattina spero di poterci tornare avendo imparato qualcosa di nuovo. Scrivere di cultura e vagabondaggi mi appassiona da sempre.