il-mostruoso-femminile-tlon
il-mostruoso-femminile-tlon

Se l’idea di donna come angelo del focolare vi fa inferocire, ho un consiglio di lettura per voi: esce oggi in Italia Il mostruoso femminile. Il patriarcato e la paura delle donne, un saggio di Jude Ellison Sady Doyle, tradotto da Laura Fantoni ed edito da Edizioni Tlon.

Il monstrum per i latini era un fenomeno eccezionale. Partendo da questo presupposto, si può affermare che per l’uomo la donna è sempre stata una creatura mostruosa da domare e sottomettere con l’antico (ma non per questo passato di moda) strumento del patriarcato.

Donne mostruose, tra fiction e realtà

Il volume di Jude Ellison Sady Doyle è un puzzle di informazioni e spunti utili a delineare una serie di meccanismi sottili e reiterati, spesso difficilmente riconoscibili, che condizionano ancora oggi la vita delle donne e la loro percezione all’interno della società.

Attingendo dalla cronaca nera, dal mito, dalla letteratura e dai cult movie, l’autrice ripercorre le ingiustizie perpetuate nel tempo sulle donne esaminando i principi sui quali tali prevaricazioni hanno avuto origine.

Il mostruoso femminile di Jude Ellison Sady Doyle

Partendo dalle vicende di donne realmente esistite e dalle storie delle protagoniste di romanzi, film e leggende, si compie un’analisi profonda della misoginia radicata nella cultura popolare e, allo stesso tempo, si gettano le basi per una nuova coscienza del genere femminile, più libera e consapevole.

«Un libro come questo – scrive Jude Ellison Sady Doyle – ha senso solo se si attua un’operazione di assemblaggio in stile Frankenstein: la creatura che goffamente si muove verso di voi è stata messa insieme a partire da leggende metropolitane, deposizioni di serial killer, poesie del IX secolo e blockbuster anni Novanta con aliene sexy, insomma tutto quello che può illuminare l’orribile e spaventoso mondo femminile».

«La donna è sempre stata un mostro», recita l’incipit de Il mostruoso femminile, non mi resta che tuffarmi nella lettura del saggio per poi tornare da voi con la mia analisi da condividere.

Continuate a seguirci su FRAMED!

Elisabetta Severino
Instancabile viaggiatrice e inguaribile iperattiva, mi concedo raramente del puro relax e, nella frenesia delle mie giornate da ufficio stampa di due teatri e da giornalista freelance, l’otium di cui sento più spesso la mancanza è quello letterario. Sono cresciuta in una casa piena di libri per poi trasferirmi da Lecce a Bologna per studiare Lettere Moderne all’Alma Mater Studiorum. Rimbaud, i macaron e la lingua francese sono tre delle infinite ragioni che mi hanno spinta diverse volte a trasferirmi oltralpe. Lealtà, giustizia e umiltà sono i valori in cui credo e quando esco di casa la mattina spero di poterci tornare avendo imparato qualcosa di nuovo. Scrivere di cultura e vagabondaggi mi appassiona da sempre.