Prosegue con Il Cigno Nero la nostra rubrica mensile in collaborazione con l’ufficio stampa musicale Conza Press
18 febbraio 2011: sono passati dieci anni da quando ci siamo ritrovati al cinema per vedere Il Cigno Nero, una nuova disturbante versione dell’omonimo balletto di Tchaikovsky, rivisitato in chiave urban dal genio allucinato di Darren Aronofksy. In questa versione della storia, una ballerina newyorkese ossessionata da un perfezionismo distruttivo si ritrova a fare i conti con la parte più oscura della propria persona. Un’anima bianca si contrappone ad un’anima nera, come il cigno bianco si contrappone al cigno nero nel celebre balletto, in una storia dove la musica è importante quanto questo gioco di contrasti.
Rielaborare il tema del doppio attraverso la musica
Il tema del doppio, del Doppelgänger, non è certo una novità inventata da Aronofksy. Si tratta, al contrario, di un tema che da sempre affascina tanto gli intellettuali quanto i più grandi esponenti della cultura pop, forse perché, in fondo, siamo tutti vittime dello stesso perfezionismo di Nina, protagonista del film. Vivendo nel bisogno di sentirci puri e perfetti, non riusciamo neanche a tollerare l’idea che dentro di noi possa esistere anche una natura più oscura.
E allora cerchiamo di reprimere quella natura, cerchiamo di combatterla, di confinarla, di ucciderla… senza renderci conto che uccidendo quella parte di noi, uccidiamo l’intera nostra identità. È qualcosa che ha imparato a caro prezzo il personaggio di Nina Sayers, come anche Dorian Gray e, in una misura diversa, anche Lord Voldemort. Perché l’anima non è qualcosa che possiamo dividere a nostro piacimento.
Oggi vogliamo quindi prenderci del tempo per fare pace con il “gemello cattivo” che vive in ognuno di noi e vogliamo celebrarlo attraverso la musica. Per l’occasione abbiamo chiesto a cinque artisti di consigliarci dei pezzi in cui l’armonia viene creata attraverso il contrasto.
ATTO SEGUENTE
Atto seguente è il nome d’arte di Andrea Vernillo, artista originario di Benevento che ha debuttato lo scorso 12 febbraio con il singolo Open, un pezzo in cui l’elemento del contrasto è centrale, e che costituisce il primo capitolo di un Ep di prossima uscita che vede come protagonista la misteriosa figura del Soccombente.
Tutta l’architettura musicale è una combinazione di contrasti. Un brano senza contrasti è povero e banale, di senso compiuto ma senza alcun valore. Quale sia il tipo, ogni brano che ascolto o mi capita di ascoltare è intriso di contrasti. Il primo che mi viene in mente, che ho ascoltato di recente, è Fratres di Arvo Pärt (versione violino-piano). In questo brano, nonostante sia tutto un gioco intorno a pochi elementi ripresi in variazioni, richiama a molteplici emozioni, anche contrastanti, dati soprattutto dall’intenso violino, a volte energico altre invece in uno stato di calma sublime. Il piano è un perno armonico intorno al quale ruotano i diversi momenti del brano. Uno dei miei brani preferiti in assoluto.
LYRE
Lyre è il progetto solista di Serena Brindisi, anima ossessiva e notturna. Ha di recente pubblicato il suo primo EP dal titolo Queer Beauties, un capitolo disturbante e ipnotico in cui spicca Broken Flowers di cui c’è anche il video dove emergono le due anime di Lyre, una bianca, innocente e manovrabile, una più oscura ed inquietante. Forse una versione tutta elettronica del Cigno Nero?
Scelgo Faceshopping dell’incredibile Sophie, che è riuscita a mostrare la violenza più estrema, il lato più oscuro del pop, il suo vero volto, utilizzando spessissimo contrapposizioni estreme tra chorus melodici con armonie super pop e versi totalmente ritmici, scarni con suoni potentissimi, dirompenti, creati da zero e con voci processate che ricordano degli androidi. Questo brano è un capolavoro assoluto, sia nella musica che nel testo. Un brano che penetra, affonda nella ferita più profonda del mondo del pop, nell’inferno della dittatura dell’Immagine.
DELLAMORE
Dellamore è Federico Tarantino, cantautore e rapper palermitano di stanza in Spagna. Appassionato di Dylan Dog, cui deve il suo nome d’arte, Dellamore ha da poco pubblicato un pezzo tutto dedicato all’amore e alle stelle: Interstellar(per la gioia dei fan di Nolan)
Il brano che ho scelto per l’elemento del contrasto è Idee Stupide di Fabri Fibra. Ho scelto questo brano per il modo in cui l’artista si mette a nudo con il proprio Io più profondo, che odia e disprezza. Per citarne alcuni versi: ‘’A parte il rap io sono un fallito / Stacchi questa musica e son bello che finito / A volte mi sembra davvero di essere impazzito’’, ‘’Ma Dio quanto possa essere falso io /Quanto possa andare in basso mi stupisco anche io’’.
OANA
Oana è una misteriosa cantautrice di stanza ad Alessandria che ha di recente pubblicato il suo EP di debutto dal titolo I Fiori Del Male, un mondo di luci e ombre che fa da sfondo a una discoteca abbandonata. Oana ci porta nel suo mondo abbandonato, un ritratto di una donna forte e incredibilmente in bilico.
Il tema del doppio mi è caro, gran parte della mia produzione artistica vi affonda le radici, lo sento vicino e vi partecipo. Moses Sumney, artista incatalogabile, afferma nel suo ultimo ambizioso lavoro (Also also also and and and) “I insist upon my right to be multiple”. Il punto è qui, in un mondo che ci vuole semplici, comprensibili e catalogabili, qualcuno alza la voce: non siamo questo, conteniamo moltitudini da analizzare ed accettare. Græ come il titolo del disco, non siamo bianco o nero, siamo grigi.
CRANÌA
Giovanissima cantautrice di Brescia, Cranìa ha di recente pubblicato il suo nuovo singolo dal titolo A fondo, un nuovo capitolo che narra la storia di chi ci ha fatto male. E mai come in quest’ultimo singolo è evidente che ciò che ci tira a fondo, poi in qualche modo.
Eden di Rancore è la mia scelta. Il divieto crea contrasto nelle nostre decisioni. Lottiamo tra ciò che vorremo e ciò che non potremmo in realtà volere. Questa bipolarità è una tensione che crea la vita. Quindi, W gli ossimori!
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