I nostri fantasmi è il primo lungometraggio del regista Alessandro Capitani, che nel 2016 si aggiudica il David di Donatello per il miglior cortometraggio con Bellissima. La sua opera prima viene presentata alle Giornate degli Autori a Venezia in occasione della 78esima Biennale Cinema.
Il film
Capitani, sulla base di una sceneggiatura scritta con Francesca Scialanca e Giuditta Avossa, non si sbilancia mai, e compone l’opera di un narratore alle prime armi che opta per l’equilibrio geometrico, più che per un azzardo che attiri l’attenzione.
Tale scelta si fa sentire, e tutto si adagia in maniera tenue, piacevole, ma non indimenticabile. I nostri fantasmi si dedica alla rappresentazione prima di fantasmi interpretati per sopravvivere, da Valerio (Michele Riondino) e suo figlio Carlo che vivono in un sottoscala in seguito ad uno sfratto, poi di quelli pericolosi, come le presenze nella vita di Myriam (Hadas Yaron), mostri in carne ed ossa.
I bambini sono il futuro da preservare, la prospettiva da proteggere affinché non venga intaccata dagli errori e i drammi dei padri e delle madri. A questo proposito la commedia cede il passo al dramma, ed insieme viaggiano su binari paralleli. Si tramuta in una storia d’amore affrettata, purtroppo, assicurando un finale fin troppo prevedibile.
I nostri fantasmi è una favola che si spalanca su un mondo tutto da raccontare, peccato cammini sul bordo, invece di immergersi ed immergerci.
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