L’attacco dello scorso 7 ottobre ha riacceso duramente i contrasti israelo-palestinesi, che oggi si riverberano fuori dai confini della Terra Santa sotto forma di proteste e recrudescenza del fanatismo religioso.
I documentari di arte.tv
La guerra tra Israele e Palestina, parte del più vasto conflitto arabo-israeliano, è iniziata nel 1948 ed è una delle più durature della storia moderna e contemporanea. L’attacco dello scorso 7 ottobre ha ora riportato l’attenzione sulle tensioni nella regione e sulle ragioni che continuano a ostacolare la soluzione dei due Stati e una pace duratura, alimentando allo stesso tempo la recrudescenza del fanatismo religioso in Medio Oriente e in Europa (come dimostrano i più recenti episodi in Francia e Belgio).
Per comprendere meglio ciò che è accaduto e ciò che sta accadendo in Terra Santa e gli echi del conflitto in Occidente, la piattaforma di streaming europea arte.tv presenta una serie di contenuti che, dall’analisi storica e geopolitica della guerra fino alla “Resistenza” contro le occupazioni passando per lo jihadismo europeo, esplorano le motivazioni politiche, religiose e sociali dietro uno dei conflitti più sanguinosi della storia contemporanea.
Tutti i titoli sono fruibili gratuitamente, con sottotitoli in italiano, sul sito arte.tv/it o sulle app della piattaforma disponibili per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili.
I titoli disponibili
Jihadisti d’Europa
Madrid, Londra, Bruxelles, Parigi e Amsterdam sono solo alcune delle capitali e città europee teatro degli attacchi terroristici di matrice islamista che da oltre vent’anni scuotono l’Europa. Ma come ha fatto la Guerra Santa a far proseliti nel Vecchio Continente prima e dopo l’11 settembre 2001? Il documentario in tre parti Jihadisti d’Europa prova a rispondere alla domanda risalendo agli albori dello jihadismo europeo e analizzando la sua evoluzione negli ultimi quarant’anni, dalla guerra sovietica in Afghanistan al Bataclan di Parigi, passando per le iniziative di vari “Lupi solitari” delle periferie occidentali.
Israele-Palestina: conflitto senza via d’uscita?
Il conflitto israelo-palestinese, intervallato da tregue intermittenti e fragili parentesi di negoziati di pace (rivelatisi fallimentari), dura ormai da decenni. La collezione di documentari Israele-Palestina: conflitto senza via d’uscita? nasce per capire le ragioni alla base della madre di tutte le tensioni in Medio Oriente, sorta attorno alla delimitazione del confine tra Israele e i territori palestinesi, nonché sulla questione del riconoscimento di questi ultimi come uno Stato a sé stante. Tra i titoli compresi nella collezione anche Libano: dietro le quinte di Hezbollah: il reportage nel quale, nonostante il culto della segretezza interna, combattenti e sostenitori raccontano ciò che è stato e cosa potrebbe diventare Hezbollah, organizzazione paramilitare attiva in Libano e sostenuta dall’Iran alla stregua di Hamas, ad oggi una delle forze più rilevanti del Medio Oriente opposto a Israele.
Israele a destra tutta: i coloni approvano
Il premier Benjamin Netanyahu è a capo di una coalizione con il partito dei coloni più radicali, noti difensori del “Eretz Israel” (Grande Israele). Le conseguenze di un governo a trazione nazionalista e ultraortodossa ha avuto effetti sul conflitto tra ebrei e palestinesi che infiamma da tempo i territori della Cisgiordania: se ne parla nel reportage Israele a destra tutta: i coloni approvano.
Sderot, l’altra Israele
Esiste una Israele diversa da quella progressista di Tel Aviv: è il Paese delle periferie povere, popolato dai sostenitori di Netanyahu, vecchia roccaforte della sinistra ashkenazita. A raccontare la storia degli israeliani che lottano per sbarcare il lunario e che rimpiangono i valori tradizionali è il documentario Sderot, l’altra Israele.
Riforma della giustizia in Israele: niente pacificazione?
Nel gennaio 2023, il governo Netanyahu aveva presentato una contestata riforma per ridurre le prerogative della Corte Suprema che, in un Paese senza Costituzione, è custode delle leggi fondamentali. La revisione del sistema giudiziario fu alla base di una mobilitazione senza precedenti, anche in seno al comando militare israeliano: per gli oppositori di Netanyahu rappresenta un limite per la democrazia, mentre chi lo sostiene la considera garanzia di maggior equilibrio tra i poteri. Questa polarizzazione, nonché il suo ruolo nell’improvvisa fragilizzazione di Tel Aviv di fronte alla nuova offensiva di Hamas, è spiegata in Riforma della giustizia in Israele: niente pacificazione?.
Israele-Palestina: i figli clandestini dell’Intifada
Nell’ultimo decennio, un centinaio di bambini palestinesi, i cosiddetti “messaggeri della libertà”, sono rimasti fuori dai radar delle autorità di Israele grazie alla fecondazione artificiale, divenuta arma al servizio della causa palestinese, che permette a molte donne di avere figli dai loro mariti, rinchiusi nelle carceri israeliane. Lo racconta il documentario Israele-Palestina: i figli clandestini dell’Intifada.
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