Green Book è una storia d’amicizia, un road movie dalle tinte brillanti, un viaggio nel profondo sud degli Stati Uniti, dove il senso d’appartenenza è una salvezza per l’anima, ma non per la propria incolumità.
The Negro Motorist Green-Book, o comunemente green book, era la guida per viaggiatori afroamericani che venne pubblicata dal 1936 al 1966. Nata dal volere dello scrittore ed editore afroamericano Victor Hugo Green per aiutare coloro che, durante la segregazione, volessero spostarsi senza incappare in episodi imbarazzanti, disagi, o rischiare la propria vita.
Il libretto con gli indirizzi degli hotel e dei ristoranti per persone di colore viene consegnato a Tony Lip/Vallelonga (Viggo Mortensen) durante il suo viaggio come autista (ed assistente) al pianista Don Shirley (Mahershala Ali) per volere della casa discografica. Tappa per tappa la discesa è sempre più pericolosa. Le strade delle città di periferia sono una realtà opposta ai concerti serali in sale eleganti dove un uditorio (strettamente bianco) si compiace della musica eseguita senza pecche.
Quell’oggetto li separa inizialmente, costruendo un muro molto più consistente delle poche pagine con nomi di alberghi scadenti. È ed è il simbolo delle differenze che li dividono, più che altro radicate nei pregiudizi che, da un lato e dall’altro, servono a mantenere tutto com’è. Tony e Don sono effettivamente molto distanti, ma non per il colore della pelle: è il senso di appartenenza a renderli dissimili, così certo nell’autista (e buttafuori) e così vacillante nel pianista.
Poco a poco i due si avvicinano, non curandosi più della guida, ma confrontandosi sui fallimenti e le certezze delle loro esistenze. E soprattutto sulle mancanze che l’uno trova nella vita dell’altro.
Il film
Green Book è un film dall’impostazione classica che non rischia mai di eccedere, mantenendo l’eleganza di una narrazione d’altri tempi. Dietro al confronto tra i due (basato su fatti realmente accaduti e su un tour seguito secondo il celebre libretto verde) c’è un racconto di famiglia. Alla sceneggiatura (e produzione) c’è Nick Vallelonga, figlio di Tony. Nel 2019 l’opera di Farrelly vince tre Premi Oscar, Miglior film, Migliore attore non protagonista a Mahershala Ali e Migliore sceneggiatura originale.
Green Book è un capitolo di storia che fa paura descritto come un rapporto tra uomini decisi a cambiare le cose, che si ritrovano per caso a diventare amici. Sceglie una visione poetica in cui il sangue scorre raramente, e scavalca la necessità di incidere sullo sguardo optando per un intrattenimento senza ostacoli.