Bisognerebbe chiedersi: dove finisce Napoli e dove inizia Geolier? Un ragazzo, un cantante, un artista che ha conquistato il pubblico partendo dall’unico motore che lo ha spinto in alto, ma in alto per davvero, la voglia di portare le sue rime al di fuori dei confini di Secondigliano, ma sempre con occhi e cuore rivolti verso Napoli e il suo quartiere.
In Geolier c’è tantissimo Emanuele, e la matrice artistica del suo successo risiede proprio in questo, in quel bambino che a soli 5 anni scopre 50 Cent e l’immenso album Get Rich or Die Tryin’. E che a 12 scrive il suo primo pezzo, continuando a fare freestyle tra i corridoi a scuola. Emanuele, in arte Geolier, comprende che il rap sarebbe stato il suo tutto, la sua realtà, la sua parte giusta nel mondo, il suo tempo presente e soprattutto futuro.
Il giovanissimo rapper partenopeo è emblema di rivalsa, in questo caso tutta azzurra, di chi dal “quartiere” è riuscito con grande talento a valicare il territorio nazionale grazie alla propria musica, parole e soprattutto passione.
Geolier, azzardando un paragone, è un nuovo numero 10, il Masaniello che c’è l’ha fatta, un simbolo e motivo di orgoglio per una città come Napoli che venera e protegge i suoi miti, propriamente come loro fanno con lei.
“Manuè” ama profondamente i luoghi in cui è nato, le strade che ha respirato e in cui un calcio al Super Santos e il rap, alle volte, sono l’unica via di salvezza.
Per Secondigliano, un legame inscindibile
La sua fame artistica lo porta a rivolgersi a Nicola Siciliano, e da questo incontro nasce P Secondigliano, “per Secondigliano”, il pezzo ha subito successo. È un’ode al legame inscindibile con il suo “rione”, alla vita di strada difficile, tormentata e torbida, ma dalla quale può emergere potenziale artistico e che soprattutto può essere formula di riscatto nei confronti della vita stessa. Ed Emanuele questo lo sa bene.
L’amore per Secondigliano è già custodito nella scelta ricaduta sul suo nome d’arte che si fa vessillo di eterna e intramontabile appartenenza al suo territorio. Geôlier in francese significa “secondino”, per l’appunto il nome designato per gli abitanti di Secondigliano.
Dall’esordio ad oggi
In pochissimo tempo il fenomeno musicale ha conquistato importanti certificazioni: ben 45 dischi di platino e 21 dischi d’oro e oltre 1.4 miliardi di streaming audio/video.
Dopo il disco d’esordio Emanuele e a 3 mesi dall’uscita de Il Coraggio dei Bambini, suo secondo album, il rapper napoletano ha scritto un altro pezzo della sua storia con Il Coraggio dei Bambini – Atto II.
Il 2024 di Geolier si è aperto con la partecipazione alla 74^ edizione del Festival di Sanremo con il brano I P’ ME, TU P’ TE, certificato triplo platino da FIMI/GfK Italia e che ha debuttato nella Top 50 Global e alla #1 della classifica Top 50 Italia di Spotify e della Top 100 Italia di Apple Music, entrando in seguito anche nella Billboard Global 200. A marzo esce il suo singolo L’ULTIMA POESIA che lo vede insieme a Ultimo, a oggi certificato platino e ancora alla #2 della Classifica Top Singoli FIMI. Dopo due tour l’anno scorso, che lo hanno visto esibirsi in tutta Italia, con 4 date sold out al PalaPartenope di Napoli, adesso è pronto a infiammare l’estate con il suo live 2024.
Dio lo sa, il nuovo album
Ma arriviamo ad oggi, con l’uscita dal 7 giugno, del suo nuovo disco intitolato Dio lo sa, un album lungo, con 21 brani.
Questa volta Geolier ha fatto le cose in grande anche a livello di produzione, sempre accanto ai fedelissimi Dat Boi Dee e Poison Beatz, ha coinvolto anche alcuni tra i producer più importanti e in hype della scena, insieme a firme internazionali e giovani producer che si stanno facendo strada in Italia e all’estero.
Nel suo ultimo lavoro ci sono tantissime collaborazioni, l’artista ha scelto alcuni tra i colleghi che gli sono più vicini come Lazza, Sfera Ebbasta, Shiva, Guè, Luchè, Yung Snapp, MV Killa, Lele Blade, oltre a Ultimo. Tra i producer, invece, si trovano nomi più famosi, altri più giovani, tra cui Michelangelo, Finesse, Dardust, Geenaro, Takagi & Ketra, JVLI.
Geolier Live 2024
Nell’attesa, il cantante si sta prepara al suo prossimo tour, prodotto da Magellano Concerti, che lo vedrà esordire live il 15 giugno allo Stadio di Messina, per poi approdare il 21, 22 e 23 giugno allo Stadio Maradona di Napoli e continuare fino al 16 agosto al Red Valley, passando dal Rock In Roma (28 giugno), Nosound Fest a Servigliano (29 giugno), Lucca Summer Festival (5 luglio), Fiera Milano Live (6 luglio), Sonic Park a Stupinigi TO (12 luglio) e Oversound Music Festival a Gallipoli (12 agosto).
In conclusione, live is life
“Nisciuno c’ha dato na mano… E c’invitano a mangiá mo ca nn’tenimmo famme”;
“Nessuno ci ha dato una mano, e ora ci invitano a mangiare, proprio ora che non abbiamo fame”.
D’altronde il raggiungimento del “tutto”, lo si può ottenere solo se prima si è conosciuto il “niente”. “Me vulev fa ruoss” canta Geolier, e “grande” lo è diventato tanto, parecchio, e Dio lo sa, vero Manuè?