A partire dal 26 Marzo su LaF è andata in onda la serie Gentleman Jack – Nessuna mi ha mai detto no, il biopic che racconta la storia di Anne Lister. La serie – ideata e sceneggiata da Sally Wainwright – è andata in onda nel 2019 via HBO negli Stati Uniti e BBC One in Gran Bretagna.
La figura di Anne Lister, nella sua unicità, ha suscitato un grande interesse: già nel 2010 ci fu un adattamento televisivo della sua storia con il film The Secret Diaries of Miss Anne Lister, prodotto da BBC Two. Il film e la serie costituiscono due ritratti complementari della Lister dal punto di vista biografico. Il primo tratta l’età giovanile, mentre la seconda l’età adulta della protagonista.
Chi è Anne Lister?
Anne Lister è stata una diarista e proprietaria terriera inglese della prima metà dell’Ottocento. Nel corso della sua vita tenne un diario di oltre settemilasettecento pagine. Oltre quaranta volumi, in cui annotava scrupolosamente la sua vita privata e lavorativa e di cui un terzo è scritto in una scrittura cifrata (da lei stessa definita «crypthand»), composta da un misto di caratteri greci, latini, simboli matematici e zodiacali.
Come viene mostrato sia dalla serie che dal film, Lister fu una donna di grande cultura. Era appassionata di lingua e cultura della Grecia antica e a Parigi aveva studiato anatomia con lo scienziato Georges Cuvier (privatamente, perché a quel tempo le donne non erano ammesse all’università). I diari di Anne Lister costituiscono una eccezionale testimonianza poiché in essi vengono descritte minuziosamente sia l’attrazione erotica verso il sesso femminile sia la consapevolezza di voler vivere la propria passione amorosa nella più totale libertà. La prima edizione dei suoi diari, a cura di Helena Whitbread, è uscita solo nel 1988, proprio a causa dei suoi contenuti così intimi.
La consapevolezza è segno d’orgoglio
Anne Lister è considerata la prima lesbica moderna per la profonda consapevolezza di sé e l’orgoglio con cui ha vissuto il suo orientamento sessuale, in un’epoca in cui l’omosessualità maschile era perseguitata mentre il lesbismo non era neanche preso in considerazione. Riesce a rendere il suo nomignolo dispregiativo, Gentleman Jack (in cui la parola Jack è un corrispettivo dell’attuale termine dyke, che in italiano tradurremmo come «lesbicaccia»), un segno d’orgoglio grazie al suo charme e ai suoi modi garbati che la rendono affascinante agli occhi di tutti, e soprattutto agli occhi del sesso femminile. La sua presenza (personificata nell’attrice Suranne Jones) è magnetica e totalizzante, buca lo schermo, non vive mai il proprio orientamento sessuale come una colpa da espiare, ma con profonda accettazione.
La serie riesce molto meglio del film, a mio parere, a mostrare la personalità di Anne Lister a tutto tondo, anche nei suoi momenti di maggiore debolezza e fragilità. Sono proprio questi momenti a mettere ancora più in risalto la forza di questa donna straordinaria che persegue la sua felicità amorosa nonostante tutto.
Le riprese della seconda stagione sono iniziate a novembre 2020, speriamo che presto sia tradotta e trasmessa sui nostri schermi!
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