Il Garofano Rosso Film Festival torna dal 2 all’8 settembre 2024 con la sua quarta edizione, un evento dedicato alla riflessione su identità di genere, libertà e inclusione sociale. Con 60 opere cinematografiche in concorso, talk tematici ed eventi speciali, il festival si conferma una piattaforma culturale di grande rilievo.
La direzione artistica del festival
Alla direzione artistica del festival troviamo Valentina Traini, regista e documentarista di grande talento, formatasi al Centro Sperimentale di Cinematografia L’Aquila e finalista dell’Academy Student Award nel 2018 con il documentario Exhibit Human, diretto insieme ad Arianna Vergari e Marco Camilli. La madrina del festival sarà Rachele Libertini, una formese di 90 anni, simbolo della memoria storica e culturale del territorio.
La direttrice artistica, in merito a questa edizione del festival, ha dichiarato: “Oggi più che mai, il cinema indipendente si muove ai margini, in quel territorio inesplorato dove le storie non raccontate esprimono la loro necessità di essere svelate. Ed è sempre oggi più che mai, che necessita di essere accompagnato, diffuso, rivendicato. Ai margini, si trovano anche gli spazi che il Garofano Rosso occupa: i borghi dimenticati e i paesaggi solitari degli Appennini, dove il cinema diventa la voce di chi fatica ad emergere, un’eco che risuona tra le cime e le vie inerpicate, portando alla luce le verità dietro il silenzio. Il cinema è un atto di resistenza, un modo per restituire centralità a chi vive ai margini, per dare vita a narrazioni che il frastuono del mainstream tende a soffocare.”
Grazie alla visione del fondatore, il regista avezzanese Paolo Santamaria, e al lavoro instancabile del team organizzativo, il Garofano Rosso Film Festival continua a essere un’importante manifestazione culturale capace di promuovere il dialogo, l’inclusione e il rispetto delle differenze.
Le sezioni tematiche
Le serate del festival saranno animate dalle proiezioni dei cortometraggi in concorso, suddivisi in otto sezioni tematiche, ognuna dedicata a una particolare visione della marginalità:
Bizarre – Esplorazioni dell’insolito e del surreale.
Afterword – Storie di vita ai margini che sfidano pregiudizi e convenzioni.
Femme – Ritratti di donne e delle loro lotte per l’affermazione.
Anteros – Omaggio all’amore non corrisposto e alle relazioni fuori dagli schemi.
Wonderland – Spazi onirici e magici dove l’impossibile diventa reale.
Lacci – Riflessioni sui legami umani che uniscono o imprigionano.
Dystopia – Visioni di futuri distopici che interrogano il presente.
Frontiers – Storie che attraversano confini geografici e culturali.
Oltre a queste sezioni, il festival ospiterà anche un Video Music Contest, una competizione dedicata ai videoclip musicali, che rappresenta una straordinaria vetrina per artisti emergenti.
Alcuni dei titoli in concorso
“Sans Dieu”, di Alessandro Rocca, selezionato al Festival del Cinema di Venezia, nella sezione Settimana Internazionale della Critica 2024; Gabriel e Xavier trascorrono i loro pomeriggi giocando, vagando per le campagne ed esplorando posti abbandonati. Sembra tutto tranquillo, ma un sentimento tormenta Gabriel. È amore o religione?
“Things unheard of“ corto pluripremiato del regista turco Ramazan Kiliç, vincitore del premio speciale della giuria al Clermont Ferrand. Una bambina curda cerca di riportare il sorriso sul volto della nonna dopo che il suo televisore, la sua unica finestra sul mondo, è stato distrutto.
“L’ultima festa” di Matteo Damiani segue la storia di Celeste, una donna di 80 anni che, dopo la perdita del marito, sogna di ballare alla sagra del suo paese.
“La notte è un giorno dispari” di Vincenzo Giordano si svolge attorno a un chiosco ambulante che vende “‘O pere e ‘o Musso”, piatti fatti con scarti di macelleria. La storia promette un’atmosfera inquietante dove la partecipazione a una lotteria può portare a conseguenze inaspettate.
“Le fenne” di Giulia Di Maggio racconta la storia di Clarissa, una bambina di dieci anni in un piccolo paese dove l’estate sta finendo. Sentendosi già adulta mentre aiuta nella preparazione della salsa, Clarissa scopre che le manca ancora qualcosa per essere considerata una donna.
Le proiezioni si terranno ogni sera a partire dalle ore 21:00 in Piazza Luigi Libertini a Forme di Massa d’Albe, trasformando la piazza in un suggestivo cinema all’aperto. Il festival, completamente gratuito, offrirà al pubblico l’opportunità di immergersi nel mondo del cinema sotto le stelle.
Inoltre ogni giornata del festival vedrà, a partire dalle 18:30, incontri e discussioni che coinvolgeranno esperti di vari settori, tra cui l’attrice, fotografa e intimacy coordinator Emanuela Parodi, La psicologa Arianna Pedrini, autrice del progetto “Podcast della Morte” e la poetessa Ginevra Sanfelice Lilli.
Premi del Festival
Durante il festival, saranno assegnati tre prestigiosi premi che celebrano l’eccellenza cinematografica: Premio Oppedisano per il Miglior Documentario, dedicato al compianto montatore ed ex Vice Preside del Centro Sperimentale di Cinematografia Giovanni Oppedisano: assegnato a About Last Year di Beatrice Surano, Dunja Lavecchia e Morena Terranova, un’opera dedicata al mondo delle ballroom italiane, che si distingue per la sua profondità e capacità di raccontare la realtà.
Premio Miglior Film: Il premio andrà a Il Mare Nascosto di Luca Calvetta, un viaggio cinematografico e teatrale tra le ferite del Sud Italia e il potere salvifico dell’arte, ispirato al Piccolo Principe, con protagonista Ascanio Celestini.
Premio Matteo Costa Romagnoli per il Miglior Videoclip: Un riconoscimento dedicato al giovane produttore musicale fondatore di Garrincha Dischi, scomparso lo scorso anno, che celebra la creatività e l’originalità visiva nel mondo della musica.
Eventi Speciali
Il festival offrirà anche una serie di eventi speciali, pensati per arricchire l’esperienza del pubblico:
Cinescursione a Magliano de’ Marsi – 7 settembre: una passeggiata cinematografica tra i luoghi di origine del celebre regista e sceneggiatore Antonio Pietrangeli. A cura dell’associazione Il Bosco Interiore.
Cinescursione a Forme di Massa d’Albe – 8 settembre: un percorso per scoprire le location che hanno dato vita alle memorabili scene de “La Bibbia”, il celebre kolossal di John Huston del 1966 con Ava Gardner e Peter O’Toole e de “Il Deserto dei Tartari”, il film di Valerio Zurlini con Jacques Perrin, Vittorio Gassman, Giuliano Gemma e Philippe Noiret tratto dal romanzo di Dino Buzzati.
CaffèLetterario Diffuso – 8 settembre: Piazza Libertini si animerà con i libri raccontati dai loro lettori, un’occasione di scambio dove scoprire un nuovo modo di incuriosirsi alle storie racchiuse dalle pagine. A cura dell’associazione Libert’aria.
Mostra “Poesie Fuori dai Margini”: Lungo i vicoli del borgo, la poetessa Ginevra Sanfelice Lilli esporrà le sue poesie, offrendo una riflessione sui temi della marginalità.
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