La sezione fuori concorso dedicata alle serie tv, inaugurata alla Mostra di Venezia nel 2021, sta diventando sempre più importante, come dimostra la presenza di Disclaimer- La vita perfetta, la miniserie scritta e diretta da Alfonso Cuarón che ha rapito Venezia 81.
Tratta dall’omonimo romanzo di Renée Knight la serie di 7 episodi, che sarà distribuita su Apple TV+ a partire dal prossimo 11 ottobre, vede nel cast Cate Blanchett nel ruolo della tormentata protagonista Catherine Ravenscroft, Kevin Kline, Sacha Baron Cohen, Kodi Smit-McPhee, Louis Partridge, Lesley Manville e Gemma Jones.
Disclaimer, una vendetta improvvisa
Sposata, madre e con un lavoro che la soddisfa Catherine Ravenscroft (Cate Blanchett), vive la sua vita nella tranquillità assoluta, nonostante la donna, ormai da anni, nasconda un segreto profondo e oscuro che solo in pochi conoscono. Tutto viene stravolto quando la donna scopre di essere la protagonista del romanzo The Perfect Stranger, un libro auto pubblicato sotto pseudonimo che fa riaffiorare all’interno dell’animo di Catherine fantasmi di una vita passata.
Il libro racconta dettagliatamente quanto accaduto alla donna anni prima in un viaggio in Italia, fatto che aveva sempre tenuto nascosto, almeno fino alla pubblicazione del romanzo. Nulla perciò sarà più come prima.
“Ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti non è puramente casuale”, questo è l’incipit con cui si apre Disclaimer, un inizio che anticipa quanto poi accadrà all’interno degli episodi, in cui ogni minimo dettaglio risulta importante al fine della storia.
Disclaimer è un racconto che si sviluppa intrecciando tra loro passato e presente dei protagonisti, un passato che è intrusivo, perturbante, impossibile da dimenticare e da nascondere. Un passato che continua ad influenzare diverse vite, anche inconsapevolmente. Un passato desideroso di vendetta, che non ha paura di nascondersi.
La Perfetta Sconosciuta
The Perfect Stranger, ossia La perfetta sconosciuta, è il titolo del libro che cambia (di nuovo) la vita alla protagonista interpretata da Cate Blanchett. Fredda e calcolatrice da giovane, nel presente della serie è cambiata, ha tentato di lasciarsi alle spalle quanto accaduto in passato, senza mai riuscirci veramente e questo lo si nota soprattutto nel momento in cui si rende conto che la protagonista della storia raccontata nel libro è proprio lei.
La sua tranquillità si trasforma immediatamente in inquietudine, consapevole che ormai tutti conoscono la sua storia, persino suo figlio Nicholas (Kodi Smit-McPhee). Il paradosso è che nessuno può sapere davvero che il libro parla proprio di lei. Ed è questo che tormenta la donna ancora di più.
Uno sguardo molteplice
I punti di vista all’interno della serie sono molti. A quello di Catherine si sostituisce lo sguardo del marito Robert (Sacha Baron Cohen), del figlio Nicholas, ma soprattutto quello di Jonathan Brigstocke (Louis Partridge), indiretto protagonista della terribile vicenda del passato di Catherine, nonché colui che ha pubblicato il libro che angoscia la donna.
Brigstocke è inoltre colui che inventa il finale, modificando il racconto della vicenda reale e spaventando Catherine, che da un momento all’altro diventa come una marionetta nelle sue mani.
Una tensione costante
La sceneggiatura di Alfonso Cuarón valorizza i toni del racconto, dando il giusto spazio ai diversi punti di vista della storia, alle vicende accadute nel passato e a quelle che stanno accadendo nel presente, senza mai confondere lo spettatore. Una sceneggiatura che dà vita alle pagine di un libro, mantenendone la natura letteraria ma adattandolo perfettamente alla struttura televisiva.
Un mix vincente che permette alla tensione di continuare a crescere, episodio dopo episodio, aggiungendo con intelligenza le piccole informazioni che man mano permettono allo spettatore di crearsi un quadro completo della vicenda.
Disclaimer quindi si presenta già come una delle serie più coinvolgenti e innovative degli ultimi anni, in grado di mantenere sempre alta l’attenzione del suo pubblico, senza punti deboli né nella scrittura né, naturalmente, nella curatissima regia di Cuarón o nelle raffinate interpretazioni.
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