Co'Sang il gruppo rap napoletano torna insieme con l'album Dinastia. Foto di Gaetano De Angelis
Co'Sang il gruppo rap napoletano torna insieme con l'album Dinastia. Foto di Gaetano De Angelis

Nonostante una lunga pausa di 12 anni il sangue non si è cicatrizzato, è denso e incandescente proprio come la lava del Vesuvio.
Se con il sangue i Santi hanno reso il miracolo, Luca Imprudente e Antonio Riccardi, al secolo Luchè e Ntò, hanno dato vita a un’intera Dinastia, come il titolo del nuovo album in uscita il 30 agosto, di rapper e di pubblico.

Un ritorno, il loro, atteso da molto tempo, ma si sa, le cose clamorose hanno il passo lento. Per dodici anni il talento dei Co’Sang è esistito, in modo silente, tra gli spazi più intensi e istintivi del rap italiano, attendendo forse il momento migliore per tornare, con una nuova consapevolezza.

Napoli e il rap: chi sono i Co’Sang

Non esiste Napoli senza unione e non esiste il rap senza conflitto; da questo dogma i Co’Sang nascono, si nutrono, si allontanano, e si ritrovano. Un patto di sangue indissolubile che li ha portati a ridefinire i nuovi confini musicali e territoriali. Attivi dal 1997, partendo dal quartiere di Marinella fino ad oggi, nel pieno dominio di Piazza Plebiscito, dove il duo napoletano si esibirà il 17 e il 18 settembre riproponendo al pubblico pezzi storici, e per la prima volta il nuovo lavoro.

Amic Nemic, Luca e Antonio due facce della stessa medaglia

L’intramontabile fascino dei Co’Sang sta nella negazione di qualsiasi autocelebrazione, nel pieno rispetto della passione, nel rischio e nel sacrificio di credere nella propria musica, anche negli anni in cui i concerti si svolgevano davanti a sole 50 persone, e quando in pochi avrebbero scommesso su di loro.

Luca e Antonio, sono amici cresciuti nella stessa fame, facce della stessa medaglia, con il bisogno necessario di allontanarsi l’uno dall’altro, per lunghi anni, a suon di dissing e accuse reciproche, che hanno permesso a entrambi di definirsi come artisti e individui.

Nel 2012 l’annuncio dello scioglimento dei Co’Sang ha inferto una certa ferita nella musica contemporanea, poiché con Luchè e Ntò il rap napoletano era riuscito davvero a varcare i confini della Campania. Il loro sodalizio artistico, tuttavia, sembra essersi dimostrato più forte del tempo, perché a volte le insinuazioni – e i dissing – non sono abbastanza per separare ciò che l’arte, Napoli e la strada avevano già unito.

Dinastia, il ritorno dei Co’Sang

A fare da apripista a Dinastia ci ha pensato, il 2 agosto, il singolo O primm post, svelando anche l’intento di un album pronto a far emozionare i fan di vecchia data. L’album, poi, si arricchisce di diverse collaborazioni, storiche e nuove, con artisti che hanno scritto e stanno ancora scrivendo pagine importanti della scena musicale del nostro Paese.

Accomunati da grande stima e rispetto reciproci, si sono uniti a Luchè e Ntò colleghi del calibro di Club Dogo, Liberato, Marracash e anche Geolier, per un progetto discografico che nelle sue intenzioni punta a diventare un riferimento nel rap contemporaneo.

La presentazione dei feat. di Dinastia

Grazie alla collaborazione con Spotify, i feat di Dinastia sono stati annunciati con un grande evento al Palazzo Reale di Napoli, un video che ha svelato una dopo l’altra le diverse tracce:

  • Nu creature int’o munno, prod. Dat Boi Dee
  • Carne e ossa, prod. Pepp ‘O Red
  • Nun è mai fernut, prod. Geeno
  • Cchiù tiempo feat. Club Dogo, prod. Geeno e Don Joe
  • Sbagli e te ne vai feat. Liberato, prod. Dat Boi Dee, Geeno, Torok
  • Nu cuofn ‘e sord, prod. Dat Boi Dee
  • Carnicero feat. Marracash, prod, Geeno
  • O primm post, prod. Geeno, Torok
  • Vincente, prod. Dat Boi Dee
  • Perdre ‘a capa feat. Geolier, prod. Geeno
  • Comme na fede, prod. Luchè
  • Dinastia, prod. Geeno

Dinastia (Warner Music Italy) sarà disponibile in digitale e in versione fisica, sia vinile sia CD. Inoltre l’annuncio del disco è stato anticipato dalle ristampe, a cura di Warner Music Italy, dei due album storici del duo di Marianella: Chi more per’mme (2005) e Vita bona (2009), per la prima volta anche in vinile, che ad una settimana dalla pubblicazione hanno conquistato la classifica FIMI entrando entrambi nella TOP 5 Formati Fisici. Quest’estate i due immortali sono tornati anche nella TOP 20 Album, con Chi more per’mme tra i primi 10 album più acquistati.

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Annamaria Martinisi
Sono il risultato di un incastro perfetto tra la razionalità della Legge e la creatività del cinema e la letteratura. La mia seconda vita è iniziata dopo aver visto, per la prima volta, “Vertigo” di Hitchcock e dopo aver letto “Le avventure di Tom Sawyer” di Mark Twain. Mi nutro di conoscenza, tramite una costante curiosità verso qualunque cosa ed il miglior modo per condividerla con gli altri è la scrittura, l’unico strumento grazie al quale mi sento sempre nel posto giusto al momento giusto.