Choose Love – Scegli l’amore è un esperimento Netflix, come prima lo sono stati Bandersnatch, episodio speciale di Black Mirror, e Kimmt VS il Reverendo, episodio speciale di Unbreakable Kimmy Schmidt. Un esperimento, però, non sempre riesce e in questo caso quello che manca è una solida storia alla base.
Il punto di partenza è la tranquillissima vita di Cami (Laura Marano), fidanzata da tre anni con Paul (Scott Michael Foster), avvocato divorzista, uomo premuroso e leale. Spinta da una sua apparente insoddisfazione, pensa bene di chiedere consiglio a una cartomante per consultare le carte. Tre figure dei tarocchi, in particolare, prendono forma nel suo destino. Tre uomini fra cui sarà chiamata a scegliere.
Fra cui noi, in realtà, saremo chiamati a scegliere.
Subito dopo Cami incontra per caso il primo amore del liceo, Jack (Jordi Webber), attivista hippie-con-il-sogno-di-salvare-il-mondo, flirtandoci come se Paul non fosse mai esistito. E pochi minuti dopo ecco anche il terzo, in un prevedibile crescendo degno delle fantasie di una dodicenne: la rockstar internazionale Rex, un mix fra Zayn, Harry Styles e Damiano David dei Måneskin, interpretato da Avan Jogia.
La struttura interattiva
Dopo una serie di scelte “di riscaldamento”, quasi del tutto inutili ai fini della trama – ma a tratti esilaranti, come quella del bulletto che potrebbe o meno ricevere un pugno dalla nipotina di Cami – il pubblico è portato letteralmente a scegliere fra Paul, Jack e Rex. Il momento del “sogno” è quello a cui si può tornare più volte e a cui il film stesso fa tornare una volta terminato ciascuno dei finali possibili. Perché? Perché il gioco è proprio scoprirli tutti (sono sei in totale), con la complicità della protagonista che rompe continuamente la quarta parete per interagire con noi.
Il vero problema è che gran parte delle scelte sono opzioni stereotipate e piatte che non sfruttano al meglio le potenzialità di questa storia che, volendo essere gentili, gli sceneggiatori non si sono nemmeno degnati di scrivere. Il canovaccio è una fiera di banalità infilate una dopo l’altra, i dialoghi sono già sentiti innumerevoli volte nelle commedie teen e sempre al limite dell’imbarazzante. Quel che è peggio, però, è che niente è credibile, a partire dall’assenza di qualsiasi tipo di ostacolo o di rifiuto nei confronti di Cami: tutto procede liscio per lei, con tre incredibili uomini ai suoi piedi (si è già detto che è una fantasia adolescenziale?) e niente che sembri turbarla davvero.
Attenzione a un particolare
Indipendentemente dall’ordine in cui scegliete di scoprire le storie – perché alla fine sarete vittime di questa curiosità – l’aspetto più interessante da notare è come Cami sembri ricordare le scelte precedenti, arrivando persino a ringraziare il pubblico nel caso in cui dovesse scegliere tutti e tre i finali romantici con i tre diversi uomini. Fa sorridere, ma è straordinario.
Sarà l’algoritmo o sarà che in fondo la nostra psicologia collettiva è piuttosto prevedibile se applicata a una storia così semplice, ma sembra proprio che in realtà ci sia un ordine preciso in cui guardare Choose Love per poi tornare indietro e riguardarlo ancora e ancora.
E non dite che non siete finitə anche voi sul jet privato di Rex al primo tentativo, perché tanto ci crede nessuno.
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