The Fabelmans, Steven Spielberg.
Festa del Cinema di Roma 2022. The Fabelmans, Steven Spielberg.

Si è conclusa la diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma: un’edizione ricca di novità e cambiamenti, a partire dal ritorno del concorso. Oltre a questo, sotto la direzione del Presidente Gian Luca Farinelli e della Direttrice Artistica Paola Malanga, abbiamo avuto la fortuna di partecipare ad un evento ricco di voci, variegato e plurale. Il cinema al centro di una celebrazione a 360 gradi, in cui la città ha accolto storie di finzione, documentari, riscoperte e nuovi sguardi.

Ma alla base di tutto questo, l’esigenza di esplorare il cinema come mezzo ricco di fascino, il bisogno di ritornare in sala e condividere con il resto del pubblico, fianco a fianco, quell’esperienza.

Raccontare il cinema attraverso il cinema

Attraverso tre film proiettati in occasione della Festa è possibile riconoscere il bisogno messo in stand by per mesi di uscite rimandate: sono film che rivelano la magia, senza perderne un briciolo, ma acquisendo un potere di cui non si parlava da un po’. Il termine metacinematografico lascia indietro la sua connotazione accademica traducendosi qui nel biopic, nel documentario e infine nella sua apoteosi, ovvero in un film che parla di come si fa un film.

Tutt’altro che ridondante la nuova ondata di interesse nei confronti del linguaggio che ci fa sognare da anni. Anzi, non è mai stato così interessante addentrarsi in ciò che ultimamente era stato accantonato per un occultamento voluto di ciò che si celava dietro la macchina da presa.

Tre film che svelano il meccanismo

Sono The Fabelmans di Steven Spielberg, presentato in coproduzione con Alice nella Città, Lynch/Oz di Alexandre O. Philippe presentato nella sezione Freestyle e Coupez! di Michel Hazanavicius nella sezione Best of 2022. Tre film diversi tra loro, per genere, forma e stile. Ma non per intenti: tutti e tre mostrano mostrandosi, riportano al centro della percezione la bellezza della realtà dietro alla finzione, ribaltando ancora una volta la questione della sospensione dell’incredulità, riaccendendola con una nuova infuocata spinta narrativa.

The Fabelmans

Il grande ritorno di Steven Spielberg alla regia per un film che è la pura celebrazione del suo più grande amore: il cinema. Un racconto semi autobiografico, nonché un percorso di crescita intervallato dai grandi incontri che ne hanno determinato la carriera e dai componenti della sua famiglia. Travolgente confessione spassionata di adorazione nei confronti del mezzo cinematografico, del tessuto intrinseco che lo attraversa e dell’effetto mistico che ha sul pubblico.

In The Fabelmans ogni dettaglio rimanda ad altri film, non solo del regista, ma a ispirazioni, vibrazioni e suggestioni che a loro volta si riversano nelle opere che l’hanno reso iconico. Tutto inizia dall’inconfondibile Spielberg Face, la rappresentazione della meraviglia nel suo stato più sensibile. Il film sarà in sala da giovedì 22 dicembre 2022 distribuito da Universal Pictures.

Festa del Cinema di Roma 2022. The Fabelmans di Steven Spielberg

Lynch/Oz

Il cinema come ossessione, l’ossessione come omaggio. Lynch/Oz è il documentario suddiviso in capitoli firmato da Alexandre O. Philippe. Una rappresentativa lezione sul cinema, che ci ricorda quanto un film “preferito” possa influire sulla nostra percezione ma soprattutto sul lavoro di una mente geniale e prolifica come quella di David Lynch. E se quel film del cuore fosse Il mago di Oz (1939)? Sarebbe facile ragionare sulla serie di enigmatici incubi per immagini proposti dall’autore nell’arco della sua carriera.

Da Blue Velvet a Wild At Heart, da Mulholland Drive a Twin Peaks (soprattutto la terza stagione), tutta la sua produzione è influenzata dagli elementi perturbanti e metaforicamente culturali del film di Victor Fleming. Philippe riunisce critici, registi a scrittori (tra cui John Waters , David Lowery e Rodney Ascher) ampliando il bacino di interpretazione che si allarga arrivando ad elaborare una riflessione storica e poi artistica.

Il cinema di Lynch si contamina con il film di Fleming, e i registi che da tempo lo apprezzano a loro volta schiudono un portale di senso e assonanze.

Festa del Cinema di Roma 2022. Lynch/Oz di Alexandre O. Philippe

Coupez!

Con Coupez! di Michel Hazanavicius i livelli si moltiplicano. La commedia horror francese è un remake del film giapponese Don’t Cut! (2017) di Shin’ichiro Ueda. Presentato fuori concorso al Festival di Cannes 2022, il film ripercorre la fonte di ispirazione aggiungendo un ulteriore piano di lettura.

Appositamente diviso in tre parti Coupez! mostra prima un horror di serie z, poi la sua preparazione avvenuta un mese prima ed infine il dietro le quinte delle riprese, per di più avvenute tutte in diretta. Mai come in un horror i trucchi del mestiere si rivelano fondamentali. Sangue finto, effetti truculenti, espedienti per rendere più realistico il terrore. Ma dietro alla realizzazione di un film c’è un nucleo familiare che a sua volta dedica la propria vita al cinema. Il regista Rémi Bouillon, sua moglie Nadia, ex attrice, e la figlia Romy, che ha alte aspirazioni registiche.

Dietro al film ci sono persone che creano con le loro mani (e idee) quel flusso coinvolgente nel quale ci addentriamo abbandonando ogni lucida consapevolezza. Un terzo tassello esilarante e al tempo stesso tenero, capace di mostrare chi rende possibile quella magia, anche per un horror di serie z ripreso da un altro horror. Sarà in sala da lunedì 31 Ottobre 2022 distribuito da Nexo Digital.

Festa del Cinema di Roma 2022. Coupez! di Michel Hazanavicius

I numeri della Festa del Cinema e di Alice nella Città

Il bisogno di cinema si conferma con la partecipazione numerosa e l’adesione di quest’anno. Un incremento notevole per l’evento appena concluso: 526 proiezioni per 153 film provenienti da 33 paesi. Questi i dati della Festa del Cinema arrivata alla sua diciassettesima edizione. Il totale di biglietti emessi si aggira attorno ai 46.135. Un grande successo anche per Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, diretta da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli. Rispetto al 2021 ha registrato un aumento dei biglietti venduti del 51% tra scuole, accreditati e proiezioni serali, un aumento del pubblico di accreditati del 39% e, in generale, una crescita dell’interesse con 42.000 presenze.

Non resta che aspettare il prossimo anno!

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Silvia Pezzopane
Ho una passione smodata per i film in grado di cambiare la mia prospettiva, oltre ad una laurea al DAMS e un’intermittente frequentazione dei set in veste di costumista. Mi piace stare nel mezzo perché la teoria non esclude la pratica, e il cinema nella sua interezza merita un’occasione per emozionarci. Per questo credo fermamente che non abbia senso dividersi tra Il Settimo Sigillo e Dirty Dancing: tutto è danza, tutto è movimento. Amo le commedie romantiche anni ’90, il filone Queer, la poetica della cinematografia tedesca negli anni del muro. Sono attratta dalle dinamiche di genere nella narrazione, dal conflitto interiore che diventa scontro per immagini, dalle nuove frontiere scientifiche applicate all'intrattenimento. È fondamentale mostrare, e scriverne, ogni giorno come fosse una battaglia.