Beyoncé torna a dirigere il suo secondo film, dopo Homecoming, questa volta duplicando il format di Lemonade. Arriva il 31 luglio su Disney+ l’anteprima mondiale del suo nuovo visual album Black is King. Una produzione Parkwood Entertainement, in associazione con il nuovo colosso Disney dello streaming. Beyoncé ne è appunto l’ideatrice, la regista, l’autrice e la produttrice esecutiva, come dichiarato da lei stessa su Instagram:
Black is King è il mio passion project [un progetto sognato da tempo, ndr], che ho filmato, approfondito e perfezionato giorno e notte nell’ultimo anno. Mi ci sono dedicata completamente e ora è vostro.
Secondo Disney+ il progetto ricalca, a un anno dall’uscita in sala, il messaggio identitario di The Lion King, indirizzandosi nello specifico ai giovani afroamericani. L’idea nasce infatti in concomitanza e in simbiosi con la colonna sonora di The Lion King: The Gift e si propone di celebrare la Black Ancestry. La bellezza e la profondità delle radici africane e degli antenati acquistano poi un significato ulteriore alla luce dei recenti eventi.
Black is King, celebrazione e appartenenza
Si tratta di un viaggio immaginario e onirico di un giovane re alla ricerca di sé, attraverso amore, tradimenti e radici. Il tema portante è quindi il senso di appartenenza: la cultura e la famiglia. È una celebrazione estetica e concettuale dell’eccellenza nera, di cui vengono costantemente sottolineate anche la resilienza, la forza e la speranza. Black is King, in altre parole celebra “a perenne memoria per il mondo, l’esperienza dei Neri”, come afferma la produzione.
Con questo visual album ho voluto presentare elementi di Storia black e tradizione africana con un taglio moderno e un messaggio universale. [Che sarebbe]: trova te stesso e costruisci il tuo lascito. […] Era importante creare un film che instillasse orgoglio e conoscenza. […] È la storia dei DONI STRAORDINARI di questo popolo DISTRUTTO.
Dal profilo Instagram di Beyoncé
Ad accompagnare Beyoncé ci saranno anche alcuni ospiti speciali, simbolo della black culture, e naturalmente gli artisti presenti nell’album.Tra questi, ricordiamo per esempio Donald Glover (Childish Gambino), Kendrick Lamar e, naturalmente Jay Z. The Lion King: The Gift è infatti già uscito lo scorso luglio e conta quasi trenta tracce, riproposte integralmente nella prossima versione visuale.
In trepidante attesa di vedere l’intera opera, ci accontentiamo per ora del trailer rilasciato qualche giorno fa.