Nell’annuale classifica stilata dal quotidiano newyorkese, è presente l’opera del fumettista italiano, probabilmente uno dei suoi capolavori.

Ricordo quando misi le mani la prima volta nel 2013 sul nuovo fumetto di Gipi, unastoria (edito da Coconino Press), la sensazione, a partire dalla copertina acquarellata di un albero illuminato nel bel mezzo della notte, di avere qualcosa di diverso tra le mani.

Unastoria, di Gipi
unastoria, Gipi, edito da Coconino Press.

E infatti leggendolo rimasi profondamente colpito dal racconto sulla crisi esistenziale di Silvano Landi, scrittore sulla soglia dei cinquant’anni, alternato a quello del nonno, soldato in guerra durante la prima guerra mondiale, che si mescolano ed ossessionano lo stesso protagonista. Ma fui colpito anche dallo stile usato nel descrivere questa storia, un acquerello che si alterna a graffi in china, che però lasciano spesso lo spazio a grandi tratti scritti, pensieri confusi del protagonista, talvolta cancellati e riformulati.

Unastoria/One Story

A sette anni dall’uscita italiana di questo capolavoro (senza se e senza ma), quest’anno finalmente l’opera di Gipi è riuscita a trovare una distribuzione anche negli Stati Uniti (grazie a Fantagraphics Books). Qui è stata anche “premiata” con l’inserimento nell’annuale lista delle migliori dieci graphic novel edite negli USA nel 2020, curata da Ed Park e Hillary Chute per il New York Times. La trovate qui.

Al fianco di fumettisti di enorme spessore come Joe Sacco con il suo Tributo alla guerra (Paying the land) e Adrian Tomine, che con il suo La solitudine del fumettista errante è stato osannato quasi da tutta la stampa (forse un pochino troppo), il fumetto di Gipi ha colpito molto i giornalisti.

One Story (adattamento del titolo per il pubblico statunitense), ad avviso di Ed Park riesce a

“(…) evocare l’enigma moderno del connettere solamente”, facendo passare il lettore “attraverso multiple timeline e stati mentali” in uno stile frammentato che alterna “un acquerello incandescente in una pagina a ragnatele impazzite nella successiva, riuscendo a costituire un ritratto unico, senza capire bene come”.

Se non avete già letto unastoria di Gipi, vi invitiamo di recuperarla immediatamente. Altrimenti, oltre ai classici del fumettista, come LMVDM – La mia vita disegnata male o S., vi consigliamo il recente Aldobrando, sceneggiato da Gipi ma disegnato dal bravissimo Luigi Critone, spin-off del gioco di carte Bruti, curato da Gipi qualche anno fa.

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