A Roma riuscire ad arrivare fino al The Comedy Club è di solito già una piccola impresa, ma ogni martedì il locale si riempie di ragazzi e ragazze da tutta la città, un appuntamento fisso, tra la cena e un drink prima che le luci si abbassino, come nei locali della stand up comedy “da film”.
Per questo ciò che ogni settimana riescono a fare Stefano Rapone e Daniele Tinti con la registrazione del loro Tintoria Live vale la pena di essere raccontato. L’occasione per farlo viene dall’ospite che hanno scelto per l’episodio del 22 ottobre, Paolo Sorrentino in occasione dell’uscita in sala del suo Parthenope, che siamo andati ad ascoltare dal vivo.
Sorrentino al Tintoria Live: come è andata?
Per chi – quei pochi rimasti – non ha idea di cosa sia il Tintoria Live, si tratta di un formato di podcast a intervista, in cui Rapone e Tinti fanno uso del loro talento e della loro esperienza di stand up comedian per costruire oltre un’ora di prodotto che, tuttavia, precisano, non è uno spettacolo nel momento in cui viene registrato, ma più un work in progress che raggiunge la sua forma finale solo nel momento in cui la puntata è pubblicata su YouTube e sulle diverse piattaforme.
Una serie di domande fisse (Come stai? Che hai fatto oggi?) aprono ogni conversazione, per chiunque si trovi tra i due conduttori. Qualcosa può funzionare subito, qualcos’altro no, l’elemento di imprevedibilità restano sempre le reazioni e le risposte dell’intervistato.
Nel caso di Paolo Sorrentino, per esempio, il gioco dell’ironia del regista ben si incastra con le domande di Rapone e Tinti, ma gli permette anche di guidare la conversazione, portarla dove lui desidera e sintetizzarla molto (è uno degli episodi più brevi), senza sbottonarsi mai troppo. Come ormai è chiaro, Sorrentino infatti dietro la sua ironia pungente e sorniona molto spesso si maschera e si nasconde, creando una persona-personaggio a cui non si sai mai se credere, ma a cui alla fine ci si convince a farlo in ogni caso. Avete bisogno di una prova? Ascoltate l’episodio fino alla fine, l’ultimo aneddoto è a tutti gli effetti cinema!