Francis Ford Coppola e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Foto di Azzurra Primavera
Francis Ford Coppola e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Foto di Azzurra Primavera

Ci tiene a nominarli tutti e quattro i suoi nonni, Francis Ford Coppola, perché è grazie a loro, dice, che sente il legame con l’Italia: Francesco Pennino (da cui prende il nome) e Anna Giaquinto, Agostino Coppola e Maria Zasa. Tra le mani ha appena stretto la Lupa Capitolina, massimo riconoscimento della città di Roma, consegnato dal sindaco Roberto Gualtieri durante la cerimonia di martedì 15 ottobre.

È un ringraziamento molto breve e denso quello del regista, impegnato in una due giorni di eventi in città. Solo 24 ore prima infatti è stato ospite di Cinecittà, per la cerimonia di consegna delle chiavi degli Studios e l’intitolazione simbolica di una via interna a su nome. Ad aspettarlo, dopo la visita in Campidoglio, c’è prima una masterclass con oltre 200 studenti della scuola di cinema e il pubblico della Festa del Cinema di Roma e poi un incontro speciale al Cinema Troisi con Alice Rohrwacher.

Il momento istituzionale diventa perciò per Coppola il momento per omaggiare le sue origini, mentre il sindaco Gualtieri coglie l’occasione per ringraziarlo a nome della città, per i suoi film e soprattutto per la forte connessione tra Roma e l’ultimo dei suoi lavori, Megalopolis, presentato in anteprima italiana alla Festa.

“Oggi vogliamo celebrare Francis Ford Coppola in un momento importantissimo della sua lunga carriera che ci regala ancora una volta un film visionario come Megalopolis“, ha affermato Gualtieri. “Progetto di una vita, omaggio alla nostra città e alla sua storia ma anche una dramma sul ruolo della politica e il ruolo della democrazia in un periodo storico particolarmente complesso come quello che stiamo vivendo”.

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