KEN IL GUERRIERO – IL FILM, Yamato Video, Nexo Digital
KEN IL GUERRIERO – IL FILM, Yamato Video, Nexo Digital

Torna in sala solo per tre giorni, il 14, 15 e 16 ottobre, grazie a Nexo Digital e a Yamato Video, il film del 1986 Ken il guerriero (Hokuto no ken) in una versione ridoppiata che si legherà direttamente al grande anime del 1984.

Torneranno infatti le voci originali della seria di Ken (Alkessio Cigliano) e Burt (Graziella Polesinanti), e le voci iconiche di Norman Mozzato (Ryuken) e Giorgio Bassanelli Bisbal (Cuori) in nuovi ruoli.

Il bordo della civiltà

Il film prodotto dalla Toei Animation, lo stesso studio che lavorò al celeberrimo anime, pur rielaborando i primi 75 capitoli del manga di Buronson e Testuo Hara mantiene la storia fedele alla crudezza delle scene originali e alla psicologia dei personaggi.

Ken, designato come successore della sacra scuola di Hokuto, è alla ricerca della sua fidanzata Julia che Shin, maestro della scuola di Nanto, gli ha portato via. Il suo viaggio lo porterà a salvare degli innocenti e a scontrarsi con molti guerrieri nemici in nome del suo amore per Julia.

Cercando di comprimere il lungo e sanguinario cammino dell’onorevole Ken in due ore, molti personaggi amati e interi archi narrativi sono spariti da questo film, lasciando però un’ossatura fedele di quelli che sono i valori e alcuni scontri dell’anime e del manga. La forza di quest’opera è nella sua natura cinematografica: il sacrificio di parte della trama originale è ripagato dall’ampio respiro della storia e dal potere pervasivo che le scene di Ken il guerriero hanno al cinema.

Il viaggio senza fine dell’opera

Poche opere fumettistiche e animate hanno goduto di una così larga fama e influenza sulle future opere e generazioni. Il manga di Tetsuo Hara e Buronson è un compendio visivo del cinema d’azione degli anni ’70 e ’80. Interceptor – Il guerriero della strada (Mad Max 2, 1981) fu il film che più influenzò i due scrittori, per costumi e ambientazioni, che però si rifecero anche al cinema di arti marziali di Hong Kong di Bruce Lee per gli scontri, e alla fisicità dei personaggi della saga di Rocky per i protagonisti.

Ken il guerriero ha immortalato, come ombre fissate dalla scissione atomica, una pletora di immaginari collettivi in un prodotto maturo e crudo. Seguiti animati, letterari e videoludici si sono susseguiti senza tregua, conquistando sempre più apprezzamenti dal pubblico.

La storia di quest’opera in tutte le sue sfumature e scritture non ha mai smesso di impaurire e affascinare l’umanità intera. La sua capacità di fondere il peggior incubo postbellico mai apparso, l’apocalisse atomica, con dei personaggi ancora capaci di amare, sperare e lottare, animati da una ferrea moralità e da una tragica e sublime concezione dell’onore, è stata amata e ripresa successivamente da molte altre opere fumettistiche.

Sangue e sabbia

Da 40 anni il pubblico, a fasi alterne, segue le gesta sanguinose di questi guerrieri attraverso i deserti atomici, esplorando i loro incubi, i loro valori e i loro amori.

Pur essendo finora una delle opere meno ricordate del franchise di Ken il guerriero, questo film, grazie al ridoppiaggio, diventerà una capsula del tempo per i fan di vecchia data e un prezioso tesoro per i più giovani.

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Francesco Gianfelici
Classe 1999, e perennemente alla ricerca di storie. Mi muovo dalla musica al cinema, dal fumetto alla pittura, dalla letteratura al teatro. Nessun pregiudizio, nessun genere; le cose o piacciono o non piacciono, ma l’importante è farle. Da che sognavo di fare il regista sono finito invischiato in Lettere Moderne. Appartengo alla stirpe di quelli che scrivono sui taccuini, di quelli che si riempiono di idee in ogni momento e non vedono l’ora di scriverle, di quelli che sono ricettivi ad ogni nome che non conoscono e studiano, cercano, e non smettono di sognare.