Hanno Ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883. Sky. Foto LUCIAIUORIO

Si è tenuta a Milano lo scorso 3 ottobre la conferenza stampa di lancio della nuova serie Sky Original, Hanno Ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883: un dramedy in 8 episodi che dall’11 ottobre sarà in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW. La serie è prodotta da Sky Studios e Groenlandia, ed è pronta a portarvi negli anni ’90, e nella storia di Max e Mauro e di come diventarono gli 883.

Alla conferenza stampa hanno partecipato Sydney Sibilia, regista e creatore della serie, i co-registi Alice Filippi (Sul più belloSIC) e Francesco Ebbasta (Addio fottuti musi verdiGenerazione 56k), i protagonisti Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli, Nils Hartmann, Executive Vice President Sky Studios per l’Italia, Antonella d’Errico, Executive Vice President Content Sky Italia, e Matteo Rovere, co-fondatore di Groenlandia e produttore insieme a Sydney Sibilia.

Foto di Virginia Bettoja

Gli anni tra i banchi di scuola, Gli anni delle immense compagnie

Hanno Ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883 si preannuncia come una vera e propria dichiarazione d’amore per gli anni ’90, un inno all’amicizia e agli anni tra i banchi di scuola, dove due ragazzi di provincia si sono conosciuti e hanno cambiato la storia della musica italiana.

In un’epoca in cui non c’era né internet né i social, Max Pezzali e Mauro Repetto, sono riusciti ad arrivare in vetta alla classifica dei dischi più venduti. Dove il legame con la musica era prima di tutto tangibile e materiale (le copie dei loro album e delle musicassette erano fisiche) entra in scena Sydney Sibilia, che già con Mixed by Erry (2023) si era addentrato nel mondo dei supporti analogici e della musica di quegli anni.

É un passato recente che parla di noi, della nostra vita, di come siamo adesso e di quella che è l’eredità che ci hanno lasciato i nostri genitori. Mi ricordo la fisicità del rapporto con la musica, viaggiavamo tutti con l’idea comune di mettere qualcosa in scena che ovviamente è period, ma è quel period in cui tu senti di essere“, racconta il produttore Matteo Rovere, tenendo a specificare quanto sia soddisfatto di un progetto indirizzato a genitori e figli, una serie che commuove, ma che fa anche ridere.

Aggiunge Antonella d’Errico: “Hanno Ucciso l’Uomo Ragno è una serie per un pubblico trasversale, può essere un coming of age per il pubblico più giovane, per quelli più grandi c’è sicuramente un effetto molto forte di riconoscimento, la musica stessa è l’elemento più potente per portarci in una memoria”.

Hanno Ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883. Sky. Foto LUCIAIUORIO

Come nasce Hanno Ucciso l’Uomo Ragno

I due protagonisti, Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli (Il filo invisibileGli sdraiatiVostro Onore) nei panni, rispettivamente, di Max Pezzali e Mauro Repetto, portano in scena due personaggi potenti, scelti dopo sei mesi di provini. Perfettamente calati nei ruoli, anche grazie a determinate scelte riguardo l’aderenza estetica ai veri musicisti, condividono con la serie una lezione così pura da sembrare scontata; che è necessario seguire i propri sogni, per quanto impossibili possano sembrare.

Prima serie televisiva per Sibilia, gli consente di far emergere la sua inconfondibile cifra stilistica, la capacità ritrattistica e l’umorismo. L’idea nasce proprio dalle canzoni degli 883, che il regista ama fin da piccolo, e dalla lettura de I cowboy non mollano mai, il libro scritto da Max Pezzali. “Leggo il libro di Max, mi piace, lo divoro, e capisco che c’è una storia autoironica che non è solo come è Max ma come Max vedeva sé stesso. E là ci siamo convinti che questa serie era proprio da fare. Incontriamo Max, gli spieghiamo il progetto e lui dice ‘che figo, fatelo’. Poi il processo di lavorazione è durato tre anni“, racconta il regista.

Hanno Ucciso l’Uomo Ragno è la storia di due ragazzi normali, anche un po’ nerd, che dal nulla riescono a pubblicare un album nel 1992 che nel giro di due mesi conquista la vetta dei dischi più venduti in Italia. In contrapposizione allo stereotipo di musicista bello e dannato, spesso vincente, arrivano loro: Max e Mauro, che scrivono canzoni in cui tutti possono identificarsi, rimanendo due normali e umili ragazzi di provincia.

Scritta da Francesco Agostini, Chiara Laudani, Giorgio Nerone e Sydney Sibilia, Hanno Ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883 arriva l’11 ottobre in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW.

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Silvia Pezzopane
Ho una passione smodata per i film in grado di cambiare la mia prospettiva, oltre ad una laurea al DAMS e un’intermittente frequentazione dei set in veste di costumista. Mi piace stare nel mezzo perché la teoria non esclude la pratica, e il cinema nella sua interezza merita un’occasione per emozionarci. Per questo credo fermamente che non abbia senso dividersi tra Il Settimo Sigillo e Dirty Dancing: tutto è danza, tutto è movimento. Amo le commedie romantiche anni ’90, il filone Queer, la poetica della cinematografia tedesca negli anni del muro. Sono attratta dalle dinamiche di genere nella narrazione, dal conflitto interiore che diventa scontro per immagini, dalle nuove frontiere scientifiche applicate all'intrattenimento. È fondamentale mostrare, e scriverne, ogni giorno come fosse una battaglia.