Molto vapore per nulla (Gainsworth Publishing, 2023) è il romanzo d’esordio di Stefano Ottaviani, autore magentino che con questo titolo prende in prestito le parole di Shakespeare per confezionare un’esilarante avventura che fonde un’ambientazione steampunk agli elementi tipici del mystery.
Londra: una città forgiata nella magia e nel vapore
Siamo nel 1840 e Londra è una città forgiata nella magia e nel vapore. Nell’universo ucronico immaginato da Ottaviani, la Regina Vittoria è un vampiro che tassa i suoi sudditi attraverso delle “decime di sangue” trimestrali, le conversazioni degli inglesi lasciano trasparire un’insana ossessione per il pudding e goblin imbranati saccheggiano la città portandosi dietro, a mo’ di vessillo, dei disegni raffiguranti dei panda minacciosi.
Un temibile intrigo…
In questa Inghilterra surreale, seguiamo le vicende di Catherine Webster, figlia di un noto parlamentare che, a seguito del misterioso rapimento di suo padre da parte di una banda di Strix (creature magiche non-umane), decide di ricorrere all’aiuto di Harvey Langston, un avventuriero scapestrato e sommerso dai debiti che, nonostante i suoi limitati talenti tanto in ambito magico quanto in ambito sociale, sembra essere l’unico individuo capace di risolvere l’enigma che si cela dietro alla scomparsa di Lord Webster.
Tra fughe rocambolesche, inquietanti nemici e improbabili alleati, Harvey e Catherine si ritroveranno presto coinvolti in un intrigo molto più grande di loro, incastrati negli ingranaggi di una macchinazione che potrebbe compromettere la sicurezza dell’umanità intera (la scelta dei termini non è casuale).
… in un romanzo leggero
Se dovessimo scegliere la parola che più di ogni altra può riassumere l’opera di Ottaviani, quella parola sarebbe leggerezza. Una profonda leggerezza che si manifesta tanto negli aspetti tecnici (con una narrazione ben lineare e con pochi flashback, quasi sempre motivati diegeticamente) quanto in quelli stilistici, uno su tutti: la scelta lessicale. Molto vapore per nulla vuole essere, prima di tutto, un romanzo divertente. Proprio per questo motivo, l’autore non lesina sull’utilizzo di un gergo tutto suo, con parole dal suono volutamente buffo (qualcuno ha detto gnarfone alla mugnaia?) che il lettore non potrà fare a meno di assimilare a propria volta.
E ovviamente, visto che siamo in Inghilterra, non poteva mancare una bella dose di British humour. La vena comica dell’autore traspare in ogni scambio di battute e gli amanti di Sherlock Holmes, in particolare nella sua versione BBC di moffattiana memoria, non potranno che ridere di gusto di fronte alle innumerevoli gag che coinvolgono il personaggio di Harvey Langston, sebbene egli stesso sia molto chiaro nel precisare quanto il suo mestiere sia ben lontano da quello di un detective che risolve crimini.
Uomo e macchina: il paradosso del sorite
Abbiamo parlato di leggerezza, ma non dobbiamo fare l’errore di pensare che sia sinonimo di superficialità. Molto vapore per nulla è molto più di un’avventura scritta per passare qualche ora di svago: è anche un invito a riflettere sul ruolo che la ha tecnologia nelle nostre vite. Pescando a piene mani dai movimenti transumanisti, Ottaviani ci regala l’inquietante personaggio di Algernon Bankes, un ricco industriale dal corpo parzialmente artificiale e il cui interesse per i prodigi della meccanica rasenta il fanatismo. Attraverso il suo personaggio, il lettore viene messo a più riprese davanti a una riflessione tanto semplice quanto significativa riguardante la natura umana.
Formulando il paradosso del sorite, Eubulide di Mileto si chiedeva qual è il limite oltre il quale un mucchio di sabbia cessa di essere un mucchio. O qual è il limite oltre il quale un uomo calvo cessa di essere calvo. In Molto vapore per nulla, l’interrogativo segue lo stesso principio: qual è il limite oltre il quale un essere umano cessa di essere tale?
Risale a fine gennaio l’annuncio di Elon Musk circa l’installazione del primo chip Neuralink in un cervello umano. In un’epoca come la nostra, in cui la tecnologia è sempre più presente e in cui la realtà supera spesso l’immaginazione, è facile capire come una riflessione del genere sia più che mai attuale.
In sintesi
Molto vapore per nulla è una storia che mette insieme comicità e mistero, magia e fisica. Forte di un background scientifico (nella vita di tutti i giorni, l’autore è un ingegnere elettronico), Stefano Ottaviani non esita a descrivere nei minimi particolari ogni singolo processo energetico all’interno del romanzo, dettaglio che farà sicuramente impazzire i lettori più metodici. Al tempo stesso, il suo umorismo vivace e arguto darà pane per i denti a tutti coloro che vogliono aggiungere un po’ di colore alla propria TBR (to be read).
E poi, in mezzo a tutto quel vapore, comincerà a delinearsi la figura di un gatto obeso. E allora ai lettori più sensibili potrebbe anche scappare qualche lacrimuccia. Perché in mezzo a incredibili incantesimi e battute di spirito, Molto vapore per nulla è anche e soprattutto la storia di un eroe per caso in cerca di redenzione. Un uomo come tanti che (non) vive nell’attesa di poter fare la cosa giusta. Un avventuriero in fuga da se stesso, nato dalla penna di uno scrittore dall’immaginario pulsante e caratteristico, che ha ancora molto da dire, e che odia il cavolo cappuccio.
Per i più curiosi, il libro verrà presentato sabato 20 aprile alle 18 presso il Libraccio di Viale Stelvio 49/3, Milano.