24 ORE A ROMA, Itinerari a fumetti per una giornata in città raccontata da Manuela Santoni. 24 ORE cultura
24 ORE A ROMA, Itinerari a fumetti per una giornata in città raccontata da Manuela Santoni. 24 ORE cultura

Se è vero che il miglior supplì potete mangiarlo solo nella zona di Porta Latina e che le notti estive sono lo scenario più suggestivo per passeggiare tra le rovine, è anche vero che agosto è il mese in cui la Città Eterna si svuota: arriva il momento in cui potete trovare parcheggio in centro e file sostenibili per i musei, sempre che il caldo torrido non vi spaventi.

24 ORE A ROMA, Itinerari a fumetti per una giornata in città raccontata da Manuela Santoni potrebbe fare al caso vostro. Si tratta di una piccola guida, così tiny e portatile da entrare in borsa, edita da 24 ORE Cultura, che vi racconta i luoghi della città (e non solo quelli più famosi) attraverso otto storie a fumetti che diventano otto itinerari pieni di soprese, firmate da Manuela Santoni, illustratrice e fumettista classe ’88.

Il formato è agile e irresistibile: 24 ORE A ROMA offre itinerari da scoprire appunto in 24 ore, consigliati direttamente da chi la città la conosce e la abita, tra questi i giardini di Roma, l’itinerario Pigneto LGBTQ+ e la scoperta dei luoghi della street art. Ci sono indicazioni utili su dove andare a mangiare o dove trovare pezzi vintage o handmade (ovviamente a via Sannio vicino la Basilica di San Giovanni), e informazioni inedite anche per chi a Roma ci è nato o ci vive da anni.

Antichità e modernità vengono messe in dialogo dai percorsi illustrati, che restituiscono tutta la bellezza di un luogo ricco di contraddizioni, multietnicità, segni di un passato imponente e, perché no, trattorie a conduzione familiare che vi accoglieranno con un calore straordinario, anche ad agosto.

DELLA STESSA COLLANA: 24 ORE A MILANO. Un grazie a 24 ORE Cultura, qui il link per saperne di più.

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Silvia Pezzopane
Ho una passione smodata per i film in grado di cambiare la mia prospettiva, oltre ad una laurea al DAMS e un’intermittente frequentazione dei set in veste di costumista. Mi piace stare nel mezzo perché la teoria non esclude la pratica, e il cinema nella sua interezza merita un’occasione per emozionarci. Per questo credo fermamente che non abbia senso dividersi tra Il Settimo Sigillo e Dirty Dancing: tutto è danza, tutto è movimento. Amo le commedie romantiche anni ’90, il filone Queer, la poetica della cinematografia tedesca negli anni del muro. Sono attratta dalle dinamiche di genere nella narrazione, dal conflitto interiore che diventa scontro per immagini, dalle nuove frontiere scientifiche applicate all'intrattenimento. È fondamentale mostrare, e scriverne, ogni giorno come fosse una battaglia.